Confcommercio e Consip hanno realizzato un rete di centri di assistenza per le Pmi che devono acquisire beni e servizi dalla Pubblica amministrazione
Le attività relative all’e-procurement sono da alcuni anni in forte crescita e sempre più frequentemente si assiste alla nascita di nuove attività on line per gli acquisti pubblici. Inoltre, si attivano di continuo tavoli di confronto e collaborazione tra le Pubbliche amministrazioni, sia a livello nazionale sia internazionale. Dato il ruolo strategico giocato dalle piccole e medie imprese nello sviluppo economico del Paese, sono state avviate diverse iniziative con le principali organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale volte a ricercare, nel rispetto dei principi di concorrenza, una maggiore partecipazione delle realtà imprenditoriali minori al Programma di razionalizzazione della spesa.
Tra le iniziative di collaborazione ci sono anche gli “Sportellimprese” che Confcommercio ha realizzato in collaborazione con Consip. Questi rappresentano una rete di centri di servizio di formazione, assistenza e consulenza presenti sul territorio per promuovere e facilitare un approccio delle piccole e medie imprese del terziario alle nuove modalità di acquisizione di beni e servizi da parte della Pubblica amministrazione, caratterizzate da un massiccio utilizzo delle tecnologie Ict.
“Lo scopo degli Sportelliprese – ha spiegato Francesca Minerva, responsabile Progetto Consip – è di aiutare le aziende più piccole a utilizzare gli strumenti di e-procurement. A tal fine stiamo collaborando con le associazioni di categoria che hanno una presenza sul territorio e abbiamo avviato un rapporto diretto con le aziende per promuovere e facilitare questa nuova metodologia di acquisto degli uffici pubblici presso le imprese”.
Partito all’inizio del 2005, il progetto conta sessanta sportelli presenti in altrettante strutture territoriali di Confcommercio di 13 regioni. Ripartiti su 19 bandi di abilitazione, oggi sono diverse centinaia i beni e i servizi che possono essere offerti ai potenziali quarantamila punti ordinanti della Pa sul mercato elettronico.
A giugno 2006, le amministrazioni avevano concluso 18.300 transazioni di e-commerce, per un valore di 53,6 milioni di euro, cifra che è salita ad oltre 57 milioni ad agosto in virtù delle 19.600 operazioni di acquisto. “Si tratta – ha proseguito Minerva – di una goccia d’acqua nell’oceano dei 110 miliardi di euro spesi ogni anno dall’insieme delle pubbliche amministrazioni per il loro funzionamento. Ma al di là del fatto che non tutti i beni e i servizi si prestano a questa tipologia di mercato, va sottolineata la costante e crescente utilizzazione di questo strumento. E anche se i numeri sono ancora molto contenuti, il trend è in crescita e molte imprese sono state abilitate a questo meccanismo d’acquisto”.
Più in dettaglio, le aziende possono avvalersi di questi sportelli di consulenti, che sono in grado di assisterle e guidarle nel processo di abilitazione, nell’uso della firma digitale, nella realizzazione e nella gestione del catalogo elettronico, secondo i criteri e i parametri richiesti dai vari bandi di abilitazione emessi dalla Consip. Ma le aziende possono anche avere supporto nella predisposizione di offerte ad hoc in risposta a specifiche esigenze delle amministrazioni. Viene inoltre fornita assistenza per la partecipazione alle gare telematiche, soprattutto in forma aggregata tra imprese.
“Sportellimprese rappresenta un’opportunità di crescita e innovazione per tutte le Pmi terziarie che, in passato, avevano registrato grandi difficoltà a inserirsi nel programma di razionalizzazione degli acquisti della Pa – ha detto Massimo Vallone, coordinatore del progetto di Confcommercio –. E se verrà introdotto l’articolo 41 della finanziaria 2007, che promuove le convezioni e il mercato elettronico, assisteremo a un nuovo fortissimo impulso dell’e-procurement. Noi ci siamo già attrezzati”.





