Spesa It: bene i piccoli male grandi e Pa

L’indagine congiunturale di Assinform segnala una buona attenzione agli investimenti It da parte delle piccole imprese

Dalle piccole imprese arriva un segnale di ottimismo per il settore It. L’indagine congiunturale condotta da Assinform, l’Associazione che aderisce a Confidnustria e che raggruppa le società del mondo Ict, afferma infatti che a fronte di un peggioramento degli investimenti in nuove tecnologie di grandi e media aziende, le piccole mostrano invece una costanza dell’impegno nei confronti dell’high tech.

Presentata dal presidente di Assinform, Ennio Lucarelli, l’indagine spiega che il 48,5 delle grandi aziende ha diminuito il budget per l’Ict, il 47,9% delle medie aziende ha scelto la stessa strada, mentre fra le piccole (da uno a cinquanta dipendenti) il 63,6% è in una situazione positiva migliorando o mantenendo stabile il budget, mentre solo il 36,4% segnala un peggioramento.

Il dato che riguarda il secondo semestre del 2008 rispetto al primo, ma rappresenta un interessante segnale di vitalità per l’Ict e per il Paese che ha riguardato soprattutto utilities, distribuzione e industria. Per quanto riguarda il 2009 l’indagine afferma che le Pmi (4,3 milioni d’imprese fino a 250 addetti,  il 40% della domanda It) continueranno anche l’anno prossimo a investire in It con budget in cui prevarrà la componente di miglioramento rispetto a quella di stabilità.

Le aziende medio-grandi e grandi (oltre 3.200 imprese, che rappresentano oltre il 50% della domanda It), invece, confermano la tendenza a tagliare le spese informatiche. Altro segnale negativo arriva dalla Pubblica amministrazione. La Pa locale sostiene le spese It per il 52,6%, ma riduce per il 47,4%; i budget It della Pac, invece, sono divisi a metà, fra il 50% di stabilità e il 50% di contrazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome