Soluzioni e servizi per migrare all’e-business nell’e-hub di ConnectLife

Nell’attesa che il mercato maturi, la società ha ampliato il raggio di azione proponendosi come Web agency. Accanto al digital marketplace, l’offerta attuale comprende prodotti, servizi e consulenza per realizzare portali, piazze virtuali chiuse e applicazioni intranet.

Per afferrare opportunità di mercato più redditizie, almeno sul breve termine, ConnectLife ha deciso di mutare strategia ampliando il raggio di azione, proponendosi, di fatto anche come Web agency. Non più solo digital marketplace, quindi, ma un ventaglio di soluzioni e servizi Web based dedicati a Pmi e non solo. L’obiettivo è quello di "preparare" le aziende a utilizzare i nuovi modelli di funzionamento in Rete offrendo proposte e consulenza mirate.


Lucio Sepede, fondatore e presidente della società, ci ha illustrato gli elementi dell’offerta, partendo dalla definizione che ConnectLife dà di se stessa: e-hub. "Il commercio elettronico presenta dei ritardi rispetto a quanto prevedevano gli analisti, e riteniamo che i servizi di marketplace puri saranno utilizzati in maniera diffusa non prima del prossimo anno, e probabilmente saranno sfruttati con modalità differenti da quelle immaginate fino a questo momento. Ma le aziende hanno comunque bisogno di applicazioni Internet in senso lato. Con l’e-hub intendiamo rendere disponibili alle imprese, oltre al digital marketplace, anche tutti i servizi che servono per innovare il modello di business. Utilizzando il know how e le applicazioni che abbiamo sviluppato per realizzare il nostro marketplace (basate su Microsoft .Net, ndr), abbiamo messo a punto offerte per la creazione di portali aziendali, di marketplace chiusi, e di applicazioni tipiche di una intranet


Analizziamo più nel dettaglio l’offerta. Innanzitutto il tassello base, cioè il digital marketplace. Aderendo, l’azienda può intrattenere rapporti commerciali sia con i fornitori che con i clienti business-to-business, e paga sulla base del valore delle transazioni effettuate. Un’assistenza in linea fornisce supporto sia dal punto di vista procedurale sia per conoscere meglio il prodotto da selezionare. A ciò si affianca il giudizio sull’affidabilità dell’azienda e del prodotto-sevizio, offerto da operatori accreditati e dalla classifica fornita da altre aziende che hanno acquistato lo stesso tipo di bene.


Passiamo ora alle novità introdotte con il progetto e-hub. Il portale aziendale di comunicazione con l’esterno, che può integrare funzionalità di e-commerce, è sfruttabile in due modi. "È possibile acquistare la soluzione, che viene consegnata nel giro di qualche settimana – ha spiegato Sepede – oppure si accede al servizio, che noi gestiamo per conto del cliente, a fronte del pagamento di un canone mensile. Ciò consente a un’azienda di mettere a punto una serie di procedure: come esporre le informazioni, assistere i clienti, gestire i pagamenti; una volta ottimizzate, essa può decidere di acquistare la soluzione


Anche per quanto riguarda il digital marketplace chiuso proposto da ConnectLife, (per la gestione di informazioni e transazioni con la rete di vendita), la soluzione è disponibile sia come servizio che tramite acquisto. E, anche in questo caso, è possibile testare per alcuni mesi il sistema, per adeguarlo al proprio business, e in seguito portarlo in casa.


Infine, l’intranet. L’offerta parte dalla realizzazione di una piattaforma di comunicazione o di posta elettronica interna e arriva a sistemi di supporto alle decisioni. "Siamo in grado di consegnare la soluzione nel giro di qualche settimana o di qualche mese, a seconda della complessità del progetto, ha affermato il presidente di ConnectLife.


Per quanto riguarda i canoni, si parte da qualche milione al mese nel caso del portale. Cifra, questa, abbordabile per il comparto Pmi, anche se per alcuni servizi il target di e-hub si allarga. "Una grande azienda – ha spiegato il manager – può sperimentare per alcuni mesi il servizio del marketplace chiuso e poi, una volta messo a punto, ha la possibilità di acquistarlo e gestirlo in casa


Un’offerta così allargata spinge ConnectLife a pensare a obiettivi ambiziosi.


Per quanto riguarda le nuove attività dell’e-hub – ha concluso Sepede – pur avendo iniziato da poco abbiamo già una ventina di clienti. Pensiamo che questo tipo di business funzioni bene perché offre ciò che serve. Contiamo di chiudere l’anno, su queste attività specifiche, con un fatturato superiore ai dieci miliardi di lire, e di poter raddoppiare l’anno prossimo, quando dovrebbe decollare anche l’attività legata al digital marketplace

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