Solcare le acque del cambiamento

Districarsi nei meandri delle regolamentazioni del sistema bancario non è cosa facile. Lo spunto della revisione tecnologica può, però, apportare benefici consistenti a tutta l’organizzazione

Molte sono le sfide che il sistema bancario si trova ad affrontare. Fino al 2010 le varie regolamentazioni obbligano a gestire e governare una miriade di progetti per la reingenerizzazione dei sistemi, con l’obiettivo di allinearli ai requisiti delle varie normative, da Basilea 2 al "Piano d’Azione per i servizi Finanziari" con le sue 42 direttive, tra cui la famigerata Market in Financial Instruments Directive (MiFid), per passare poi alla "Single Euro Payment Area" (Sepa) o alla terza direttiva antiriciclaggio. Anche se le istituzioni finanziarie hanno già iniziato a lavorare su Basilea 2, studiando la normativa e disegnando le soluzioni, questo è l’anno del rollout, perché ogni ritardo potrebbe inficiare la possibilità di arrivare al traguardo.

Gestione integrata dei rischi


La gestione del rischio di credito, finora affrontata a livello di linea di business, rimane la maggiore priorità, così come lo sono il problema del reperimento dei dati, il calcolo delle probabilità di perdita (default) e il valore connesso. La gestione del rischio attraversa orizzontalmente l’azienda e investe anche le scelte architetturali. Dal punto di vista It, si pongono delle scelte strategiche. Da un lato, il consolidamento dei vari sistemi di pagamento legacy in un’unica piattaforma, che permetterebbe alta automazione e flessibilità. Dall’altro, l’opportunità di investire in sistemi di terze parti. Nuove tecnologie, come il "dynamic It", potranno agevolare la fattibilità di tali iniziative.

I rapporti con le Pmi


In merito al rischio di credito sorge il problema di come rendere più efficiente la relazione con le piccole e medie imprese. Le Pmi saranno sottoposte a valutazione quantitativa e qualitativa per l’assegnazione dei rating: un alto rischio del cliente corrisponde a un maggiore capitale che la banca deve accantonare, cioè a maggiori costi di gestione. La valutazione della solvibilità di questi clienti comporta una serie di processi manuali, relativi all’importazione dei dati finanziari delle aziende e di altri dati provenienti da terze parti, che devono essere assimilate nelle proprie soluzioni informatiche. L’adozione del linguaggio Xbrl (eXtensible Business Reporting Language), che consente di strutturare e contestualizzare i dati grazie all’utilizzo di marcatori (tag) che codificano con modalità standard i contenuti dell’intero business reporting permetterebbe alla banca di realizzare significative riduzioni dei costi.

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