Mentre gli stand sono ancora aperti Alfredo Cazzola tira le somme e anticipa le linee guida della prossima edizione
Smau 2004 ha tenuto. Alfredo Cazzola ha fretta di mostrare i dati relativi alla manifestazione per poi parlare della prossima edizione, quella dove il suo timbro sarà molto più evidente. 360.000 visitatori (circa ventimila in meno rispetto allo scorso anno), oltre cinquantamila operatori, quasi centocinquanta fra seminari e workshop e tre milioni di euro di merce venduta fra Smau Shop ed e-commerceland sono i dati comunque lusinghieri di una manifestazione disertata da molti big dell’hi tech. Ma adesso il 2004 è passato e il nuovo management ha fretta di dare il segno della svolta. Smau 2005 sarà un’altra cosa. Prima di tutto sarà diviso in tre aree operative (business, consumer e Pubblica Amministrazione) con durata diversa e modalità di accesso differenziate.
Per l’eterna querelle fra aziende e il binomio ormai inscindibile ragazzini-zainetti sta arrivando il momento della fine. Su questo Alfredo Cazzola, da pochi giorni presidente di Smau, è stato molto chiaro. Per il business si prospetta una esclusione del weekend, mentre la parte consumer continuerà a presentarsi con la consueta lunghezza dei cinque giorni. La manifestazione, che dovrà diventare un punto di riferimento per l’Europa del Sud e l’area del Mediterraneo, è ormai “in mano a persone esperte del
settore”, come ha dichiarato il numero due di Smau Solly Cohen, e il prossimo anno potrebbe migrare nei nuovi padiglioni in via di ultimazione a Rho, nei pressi di Milano. Una decisione in questo senso deve però essere ancora presa visto che Cazzola vuole avere precise garanzie per quanto riguarda l’accesso del pubblico. Se queste garanzie (leggi vie d’accesso e mezzi pubblici di trasporto) saranno date il trasferimento è sicuro. Dal punto di vista operativo il neo presidente ha poi voluto chiarire che “le cose che valgono costano e che per entrare a Smau si paga”.
Per i bagarini e i molti biglietti omaggio stanno arrivando tempi duri.
