Six Sigma, la strada per soddisfare il cliente

In un mercato globalizzato e fortemente competitivo, sono sicuramente premiate le imprese che riescono a garantire elevati livelli di eccellenza. Per cui oggi, più che mai, le aziende devono essere in grado di attivare un processo interno che punti al …

In un mercato globalizzato e fortemente competitivo, sono sicuramente premiate le imprese che riescono a garantire elevati livelli di eccellenza. Per cui oggi, più che mai, le aziende devono essere in grado di attivare un processo interno che punti al raggiungimento della qualità produttiva, ottenuta al giusto costo. Un aiuto a questo approccio viene dalla metodologia Six Sigma, che è stata il tema centrale di un intervento sviluppato da Mario Gibertoni, presidente del Gruppo StudioBase Management Consultants, da lui fondato. Il manager ha delineato tutte le problematiche della metodologia, che si concentra sul controllo della variabilità dei processi. Nel premettere che Six Sigma non si può improvvisare e che richiede un livello di cultura superiore al Total quality management (Tqm), che tuttavia, non ha dato i risultati sperati, Gibertoni è partito dall’assunto che variabilità significa discontinuità di processo e che questo a sua volta porta dei difetti: molta discontinuità è uguale a molti difetti, che, inevitabilmente, rendono il cliente molto insoddisfatto. Six Sigma ha il compito di ridurre la variabilità là dove non è possibile eliminarla: è, quindi, una strategia per raggiungere la massima soddisfazione del cliente, fornendo sistematicamente prodotti e/o servizi esenti da difetti.

«L’approccio Six Sigma, che ha la capacità, attraverso la statistica, di individuare le criticità prima del cliente interno aziendale e poi di quello esterno – sottolinea Gibertoni – risponde a tre macro obiettivi. Individua le criticità per il cliente nelle caratteristiche della qualità, minimizza la “variabilità” e le dispersioni nei processi aziendali ed elimina o riduce le attività aziendali che non producono valore. Per cui si può dire che Six Sigma è un approccio per ridurre drasticamente i costi e le inefficienze in ogni processo aziendale».

In sintesi, la metodologia consiste nel coinvolgere tutta l’azienda in un’azione globale per capire: cosa vuole il cliente; analizzare i processi aziendali con un forte impatto sul cliente; individuare eventuali criticità presenti nei processi; rimuovere definitivamente le criticità o le attività che non producono valore per il cliente, presenti nei processi; realizzare un’azienda snella e attuare un miglioramento sistematico e continuo. Quindi, tramite Six Sigma, una società, partendo dalla corretta comprensione delle esigenze del cliente, avvia un costante miglioramento dei suoi processi interni, al fine di assicurarne nel tempo la soddisfazione.

Da sempre chiamiamo difetto ciò che non incontra i desideri del cliente, per questo si parla di percentuale di difetti nei processi. Con Six Sigma si calcola, viceversa, il numero di anomalie che possono verificarsi a fronte del numero di opportunità di commettere un errore (difetti per milioni di opportunità, Dpmo). All’interno di Six Sigma si inserisce il concetto Ctq (critical to quality) che consiste nella definizione di un numero limitato e selezionato di caratteristiche di qualità di un prodotto e/o suo componente e/o processo, che deve essere tenuto costantemente sotto controllo (statistico) per garantire la massima soddisfazione del cliente. Il valore Six Sigma significa avere 3,4 difetti per milione di opportunità per cui la produzione conforme è pari a 99,99966%.

Ultimamente, alla metodologia si è aggiunto il concetto Lean, in quanto l’azienda “Lean Six Sigma” integra i concetti di realtà snella e del miglioramento continuo con l’approccio Six Sigma. L’azienda snella è fortemente orientata all’eliminazione delle attività che non producono valore per il cliente (Muda) in tutti i settori organizzativi, produttivi e amministrativi. L’enfasi è data da processi flessibili nella risposta alle richieste del cliente, da metodi e tecniche in grado di cogliere, quando si presentano, le nuove opportunità. L’azienda snella è capace di produrre più velocemente, rispetto alla mass production, lotti minimi, come elevata qualità e bassi costi. Quindi il progetto Lean Six Sigma si inserisce nell’alveo delle iniziative per la gestione dei processi, con l’obiettivo di conseguire sempre migliori performance con efficienza, efficacia e qualità dei servizi. L’unione di Six Sigma e Lean è potente, perché la prima porta stabilità e precisione, la seconda velocità: insieme danno molta competitività e un recupero di efficienza anche del 90%.

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