Sim Sala Rim

Le recenti mosse della mamma del BlackBerry aprono le porte ad alcuni flash forward del tutto ipotetici ma comunque interessanti.

Recentemente s’è ipotizzato il rilascio del servizio di messaging di Rim, il Bbm, anche su Android ed iOs. Nel considerare vantaggi e svantaggi di questa mossa certo non attesa, finora gli analisti si sono concentrati sul lato smartphone e sugli effetti nello specifico argomento.
Io penso che si debba soppesare anche il fronte tablet, e in particolare un’eventuale exit strategy di Rim dal segmento. Certamente sembra strano parlare di uscita per un prodotto appena lanciato, ma al momento si vedono grossi investimenti d’ingresso a fronte di un mercato che potrà dare soddisfazione a pochi. E smarrire l’attenzione dal core business potrebbe rivelarsi letale.
Certo Rim pensa a come rendere appetibile il suo PlayBook anche una volta a casa. Per evitare di perdere focus ricorre agli appstore altrui: la scelta è andata su quella di Android, con l’adozione della Dalvik Virtual Machine per eseguire le applicazioni di questa piattaforma. O almeno così si è evinto da una dichiarazione emersa nel corso del WMC di Barcellona da poco concluso. Se la scelta non funzionerà, l’uscita di Rim dal segmento tablet sarà più che probabile. Ma restarci dentro renderebbe ancora più appetibile una acquisizione.

Competere strategicamente
Sul fronte del messaging puro la discussione è più ampia. Certo rendere disponibile il servizio Bbm (BlackBerry Messaging) su altre piattaforme, a partire da Android, potrebbe sembrare un errore: di fatto si cede agli avversari principali un vantaggio competitivo. Ma come osservato da più parti, intanto Rim ha un problema di concorrenza da parecchie terze parti (PingChat, KiK, WhatsApp e Beluga); poi il Bbm portato su Android sarebbe ridotto in alcune funzionalità, almeno nella versione gratuita.
Anche l’eventualità di aggredire Apple è tutt’altro che immotivata. Innanzitutto è possibile che esista una quota piccola ma non trascurabile di utenti che vedendo le funzionalità ridotte di Bbm su iPhone le trovino tanto interessanti da migrare a Rim. Inoltre si tiene sotto pressione Apple da un proprio punto di forza, anche viste le differenze tra Qnx ed iOS. E se un giorno Apple dovesse perdere focus -opzione alla quale tutti gli operatori del settore stanno certamente pensando- allora il travaso di quote di mercato potrebbe essere interessante.
Ma secondo me c’è qualcosa di più, che riguarda più da vicino il futuro della stessa Rim. E ci sono varie opzioni, direi almeno tre.

Il gioco delle acquisizioni
Prima possibilità: l’hardware diventa troppo costoso e Rim smette di produrlo, magari subappaltandolo per una certa fase. Contemporaneamente ad operazioni di cessione degli asset, che generano cassa, Rim si trasforma in una azienda di software, per la quale è importantissima la presenza su più piattaforme possibile. Il porting del Bbm è essenziale.
Seconda possibilità: Rim viene acquisita da Microsoft, che ne fa la sua divisione mobile per il business, mentre il resto viene focalizzato sull’entertainment. In questo caso, attraverso un investimento sostanzialmente ridotto quale il porting e l’adattamento (non banale) di un servizio nel quale si è leader, l’azienda acquisisce informazioni privilegiate sull’utenza dei principali avversari e il porting si ripaga.
Terza possibilità: Rim viene acquistata da qualcuno della cordata Android, già del business o con l’intenzione di (ri)entrarci ed eventualmente con la partecipazione di Google. Si vede se qualche brevetto o soluzione di Qnx può essere riusato in Android e magari si fanno coesistere le due soluzioni, almeno per un po’. In questo caso il porting non sarebbe servito a molto, a parte che per l’eventuale travaso di clienti provenienti da Apple.
Insomma, da qualsiasi parte lo si guardi, l’investimento di Rim per ampliare la base utente del Bbm -se avverrà- sarebbe motivato.

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