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In viaggio col MacBook: alcuni consigli per essere più sicuri

Portarsi dietro il proprio MacBook (che sia quello nuovo, l’Air o il Pro fa poca differenza) è un modo per rendere più piacevole o produttivo un viaggio, ma comporta anche qualche rischio in più per la sua sicurezza. Di certo non ce lo porteremo in spiaggia, ma in albergo e nei luoghi pubblici corre sempre più pericoli di essere rubato o perso che non a casa nostra.

Per viaggiare con una maggiore sicurezza non occorre blindare il portatile, bastano alcuni accorgimenti che sfruttano le funzioni base di macOS e dei servizi online che usiamo più di frequente.

L’accesso agli account

La prima cosa di cui dobbiamo assicurarci è che un eventuale malintenzionato che prenda possesso del nostro Mac possa farci poco. Quindi se non l’abbiamo già fatto attiviamo il blocco dello schermo con password e facciamo in modo che si attivi immediatamente dopo lo stop del Mac. È tutto nelle Preferenze di Sistema, sezione Sicurezza e Privacy > Generali.

01Passo successivo: per gli account più sensibili (Apple ID, posta elettronica, PayPal) non sarebbe male attivare magari solo temporaneamente l’autenticazione a due fattori, in modo che chi eventualmente prenda possesso del nostro Mac non possa usare funzioni di login automatico o cercare di resettare le nostre password fingendosi noi via email.

A proposito di account, se non è già associata al nostro account iCloud la funzione Trova il mio Mac, attiviamola. Non è il massimo dell’efficacia ma può dare una mano a rintracciare un Mac smarrito (se qualcuno lo collega a Internet).

La protezione dei dati

Qui la parola d’ordine è cifratura per quanto riguarda i documenti e le informazioni memorizzate sul disco del MacBook. Se temiamo per la loro sicurezza attiviamo FileVault (con buon anticipo perché ci metterà un bel po’ a cifrare il disco). La cifratura dovrebbe essere estesa anche a dischi esterni e persino pendrive USB, se abbiamo documenti importanti anche su quelli.

02Ma si è più sicuri anche se si hanno copie dei documenti più importanti, in modo che perdere il Mac non significhi perdere anch’essi. La strada più comoda è memorizzarli su un servizio di cloud storage come OneDrive, Dropbox o iCloud Drive. Attenzione come li usate: se sfruttate la classica sincronizzazione con una cartella locale i dati saranno anche in questa e quindi saranno sottratti col Mac, se evitate questo passo è tutto più scomodo ma i documenti saranno solo nel cloud.

Probabilmente non lo fa più nessuno, ma se ancora usate un client di posta come Mail con il protocollo POP, cioè scaricando in locale i messaggi e rimuovendoli dal server di posta, cambiate impostazione. Meglio lasciare i messaggi di posta sul server in modo che perdere il portatile non sia un problema per l’email.

Accorgimenti in più

La sicurezza digitale va bene ma se sapete che lavorerete spesso in luoghi pubblici o in albergo portatevi dietro un banale lucchetto Kensington per bloccare il MacBook. Contro i ladri occasionali è un ottimo deterrente.

Nel caso in cui il portatile venisse perso e, fortunatamente, lo trovasse qualcuno che ha tutte le buone intenzioni di restituirvelo, fate in modo che questi possa sapere come contattarvi. Nessuna informazione troppo personale (non si sa mai): basta anche l’indirizzo dell’ufficio visualizzato con il salvaschermo.

Ovviamente, è fortemente consigliato eseguire un backup del disco prima della partenza per avere una sua copia. Va bene il backup con Time Machine.

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