Si prepara l’era dei chip a ultravioletti

Il consorzio industriale Euv ha sviluppato un prototipo di macchina che, entro il 2006, potrebbe produrre chip più piccoli e dieci volte più rapidi degli attuali. Euv sta per "Extreme ultraviolet" e definisce la nuova tipologia …

Il consorzio industriale Euv ha sviluppato un prototipo di macchina
che, entro il 2006, potrebbe produrre chip più piccoli e dieci volte
più rapidi degli attuali. Euv sta per "Extreme ultraviolet" e
definisce la nuova tipologia di raggi che servono alla stampa dei
circuiti sui microchip. Secondo i membri del consorzio, essa
consentirebbe di superare i limiti dei correnti metodi di
fabbricazione. Al momento, infatti, è possibile produrre circuiti
fino a un minimo di 0,1 micron, ma la tecnologia Euv consentirebbe di
scendere fino a 0,03 micron. La frequenza di clock, invece, potrebbe
salire nel 2006 fino a 10 GHz.
Il prototipo, chiamato Ets (Engineering test stand) è stato
sviluppato da ricercatori che appartengono ad aziende come Intel,
Ibm, Amd, Infineon e Micron, ma anche rappresentanti di alcuni
laboratori di ricerca californiani. Per arrivare a questo risultato
sono occorsi cinque anni di lavoro. Significativo è il fatto che le
migliorie si potranno ottenere senza cambiare le strutture di
produzione.

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