Si arricchisce l’offerta di router di Allied Telesyn

Allied Telesyn International (Ati) ha subito messo a frutto l’acquisizione di una divisione Teltrend del maggio scorso, presentando la nuova offerta della controllata CentreCom, nome che identificherà anche il brand Ati di tale gamma. Si tratta …

Allied Telesyn International (Ati) ha subito messo a frutto l’acquisizione
di una divisione Teltrend del maggio scorso, presentando la nuova offerta
della controllata CentreCom, nome che identificherà anche il brand Ati di
tale gamma.
Si tratta dell’ultimo colpo di un anno che Takayoshi Oshima, fondatore e
Ceo della società nippo-americana, ha definito estremamente positivo:
"Abbiamo confermato il trend di crescita degli anni precedenti,
raggiungendo un fatturato di 360 milioni di dollari e, con questo, il
quinto posto nella classifica dei più grandi costruttori di networking".
Ati ha così raggiunto una dimensione critica. Oshima se ne rende conto e,
infatti, ha finalmente deciso di compiere il passo a lungo rimandato: la
quotazione in borsa della sua azienda. L’afflusso di capitali, a detta del
manager giapponese, consentirà alla società di crescere ancora più
rapidamente nei prossimi diciotto mesi. Questo anche grazie ai nuovi
prodotti, che andiamo rapidamente a descrivere.
Si tratta di router, perlopiù destinati alla piccola e media impresa o all
e
sedi remote delle aziende sparse sul territorio. Un segmento dalle grandi
potenzialità, "dal quale Ati non ha voluto restare fuori", come ha
affermato Paul Easto, direttore generale CentreCom. Nove sono i nuovi
prodotti, identificati come multiservice access router, che, aggiunti ai
due già esistenti, costituiscono la famiglia Ar300.
I router possiedono tutti una porta Lan 10 BaseT e si distinguono per la
dotazione di porte Wan. Si va dal modello Ar300L, dotato di una porta Isdn
Bri, all’Ar395 con una porta Pri Isdn o Wan E1. Sono modelli a
configurazione fissa, ma dotati di una flessibilità software, tale da
concepire per ciascuno di essi diverse applicazioni, per la condivisione di
un accesso a Internet, per il collegamento a una rete aziendale, per la
realizzazione di internetworking Lan to Lan. Tra i nuovi prodotti, per
esempio, segnaliamo Ar310, che dispone di una porta Bri e 4 porte voce
analogiche. Ar350, invece, offre una porta per una linea dedicata,
tipicamente Frame Relay. Aggiungendo a questa una porta Isdn Bri, pensata
principalmente per il backup, si ha il modello Ar370. Questo può anche
utilizzare la porta per comunicare attraverso due modem analogici (utile in
alcuni paesi, tipicamente dell’Est europeo, dove non è abbastanza diffusa
Isdn). Un modello peculiare è Ar330, che dispone di una porta Adsl o per
cavo coassiale. Esso si rivolge a chi dispone di un collegamento Adsl o via
cavo sempre attivo. In tal caso, il router si occupa di tutto il resto,
offrendo funzionalità Vpn e Qos. Il modello è anche disponibile in versi
one
Dual Lan con porta aggiuntiva per linea dedicata.
Easto ha voluto sottolineare che Il prezzo dei prodotti oscilla tra i 545
dollari dell’Ar300L, ai 1.895 dollari dell’Ar395.
Altra novità dell’offerta è il router per il branch office Ar720, prodot
to
modulare di fascia più alta. Disponibile come prodotto standalone o in
versione rack da 19 pollici, questo dispositivo offre due porte 10/100
Ethernet, due porte asincrone e due slot di espansione Pic (Port interface
card). In questi possono trovare posto due schede tra le seguenti sei a
disposizione: 1 porta Bri Isdn S/T, 1 porta Bri Isdn U, 1 porta sincrona
Wan (V.35/V.21/Rs232), 1 porta 10BaseT, 4 porte asincrone RS232/V.24, 1
porta E1/Pri Isdn. Tra le altre caratteristiche, segnaliamo 16 Mb di Sdram
e compressione ed encryption Mac.
Come accennato i prodotti sono corredati del software di routing, che nella
fattispecie è giunto alla release 1.8, comprendente supporto Pap, Chap,
Callback, Nat, IpSec e Des. Per la futura versione è già previsto il
supporto 3 Des. Punto di forza per la sicurezza è anche il firewall
Nemesis. Il software deriva dallo sviluppo di CentreCom, già divisione di
Teltrend e ben conosciuta nel settore (non a caso Ati ne conserverà il
nome). Da segnalare anche le funzionalità di remote management, con
l’autenticazione dell’amministratore remoto. Tutto è compreso nel prezzo
dei prodotti fino alla fine del 1999, dopo sarà necessario pagare a parte
alcune componenti, come il supporto IpSec che è stato realizzato su silici
o.
Un’ultima osservazione: la nuova gamma si sposa molto bene con le esigenze
del mercato europeo. Non è un caso: Ati già da alcuni anni realizza in
Europa altrettanto che negli Usa. All’interno del Vecchio Continente,
inoltre, l’Italia è uno dei mercati più interessanti per Ati (secondo so
lo
alla Germania per quota fatturato, 16% contro 37%). C’è da aspettarsi una
politica molto aggressiva della società sul nostro territorio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome