Servizi, upgrade e add-on animano un comparto maturo

Nel mercato mondiale dell’Erp (+ 7% nel 2001, secondo Amr), le licenze delle applicazioni core segnano il passo, mentre aumenta il peso della manutenzione e delle estensioni di tipo Crm, Scm ed e-procurement. Il segmento più dinamico è rappresentato dalla fascia bassa.

Definitivamente archiviate le stagioni di fine anni 90, contraddistinte da una lunga crescita al galoppo, il comparto Erp mostra i segni evidenti della raggiunta maturità. Sono altre applicazioni, quelle che contribuiscono ad affacciare sulla Rete il sistema informativo aziendale, a trainare un carro tecnologico che nel complesso ha fortemente rallentato la corsa.


Stando all’ultimo report di Amr Research, il mercato mondiale delle soluzioni di Enterprise resource planning, dopo aver fatto segnare lo scorso anno un incremento del 7%, passando da 18,6 a 19,9 miliardi di dollari, si avvia a chiudere il 2002 registrando un ulteriore colpo di freno, che dovrebbe ridurre la crescita a un magro 2%. Spiega Bob Kraus, analista e vicepresidente della società americana: "Gli Erp non passano di moda. I tradizionali punti di forza offerti, dal miglioramento dell’utilizzo delle risorse e dell’efficienza interna, alla maggiore visibilità dei processi, restano un obiettivo anche quando l’azienda mira in primo luogo a contenere i costi. Ma è certo che la congiuntura economica negativa ha limitato le vendite. Ne hanno risentito meno i vendor che si rivolgono al segmento delle grandi imprese, pronte a spendere anche in queste condizioni". Gli stessi che sono in grado di spaziare su mercati geografici e segmenti verticali differenti e di fornire un ampio ventaglio di estensioni software e servizi capace di contrastare la domanda in calo per le applicazioni Erp vere e proprie. Si tratta, nell’ordine, di Sap, Oracle, PeopleSoft e Jd Edwards che complessivamente possono vantare tuttora una quota superiore al 60% del mercato totale. "Sap, che da sola muove un terzo del giro d’affari del comparto – prosegue Kraus – ha registrato un incremento del 14% sul 2000 e si avvia a superare i ritmi di crescita del settore anche quest’anno; per Oracle il 2001 si è rivelato difficile a causa dei ritardi accumulati dalla release 11i della suite e-Business, mentre è stata PeopleSoft a registrare il maggiore progresso, con un balzo del 19%". Nondimeno, a far da traino per le vendite sono state soprattutto le procedure di add-on dedicate a Scm, Crm, Plm e procurement. I flussi reddituali relativi alla manutenzione continuano a crescere (+23%), mentre le licenze delle applicazioni core segnano il passo (+3%). "Una battuta d’arresto accusata in particolare dai vendor attivi nel segmento delle medie imprese – aggiunge Kraus – cui non resta che sperare nella ripresa, quando molte di queste aziende, che impiegano sistemi Mrp vecchi anche di 15 anni dovrebbero convincersi a rimpiazzarli".


È invece la fascia bassa del comparto a essersi mostrata, nel 2001, più dinamica e in salute delle altre: corrisponde a un sorprendente +40%, infatti, la crescita del fatturato delle licenze che ha portato il segmento a ritagliarsi una fetta pari al 14% del mercato Erp. Tra i protagonisti, Microsoft, Sap, Exact, Epicor, Lilly Software e Sage Group, tutti vendor che hanno saputo fare breccia nella porzione del target più numerosa ma anche più ostica, per la quale si richiede di abbinare funzioni sofisticate a facilità d’uso, tecnologia esente da complessità a prezzi contenuti. E che si sono proposte alle aziende con pacchetti finalmente centrati in relazione a prodotto, canale distributivo, architettura e piattaforma tecnologica.


A dominare il campo, in termini del tutto generali, è il client server, con una quota del 57%, seguito dalle applicazioni Web-based con il 38%, mentre quanto rimane è appannaggio del software che poggia su host. "Si fa differenza tra i primi due – spiega Kraus – considerando che i pacchetti più recenti mostrano una valenza collaborativa intrinseca e una focalizzazione su capacità di programma self-service, che si traducono in un aumento di postazioni di lavoro (e licenze) utilizzate dalle aziende".


Quanto alle piattaforme, Windows e Unix, rispettivamente col 41% e il 45%, si spartiscono le quote maggiori, lasciando al mainframe un risicato 4% e riducendo la presenza dell’Os/400 dai 13 punti percentuali del 2000 ai 7 dello scorso anno. Un calo del 41% che va attribuito a una sterzata strategica tuttora in corso e al conseguente repentino ridursi delle licenze As/400 di Jd Edwards, Intentia e Ssa. Del resto, un numero sempre maggiore di fornitori indirizzati al segmento medio del mercato sta abbracciando l’architettura .Net, mentre i vendor più importanti continuano a perseguire sviluppi Java-based, in particolare centrati su server applicativi J2Ee in grado di supportare tanto Windows quanto Unix, nelle sue varie declinazioni.

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