Secondamano preferisce l’editoria integrata

Per migliorare i propri servizi online, Secondamano (nota testata di annunci del Gruppo Schibsted Classified Media) ha deciso di lanciare un nuovo sito Internet, da affiancare al tradizionale canale cartaceo. Al fine di consentire un’efficiente comunic …

Per migliorare i propri servizi online, Secondamano (nota testata di annunci del Gruppo Schibsted Classified Media) ha deciso di lanciare un nuovo sito Internet, da affiancare al tradizionale canale cartaceo. Al fine di consentire un’efficiente comunicazione tra le due forme editoriali (un gestionale su Oracle per il giornale e un database Sybase per il sito), la società ha puntato su un’architettura Soa basata su Xml per la trasmissione delle informazioni. In particolare, Secondamano ha scelto di rivolgersi a Ibm e, nello specifico a WebSphere DataStage, componente della suite Information Server per la data integration.

«Abbiamo sostituito il vecchio sito con una nuova piattaforma – ha spiegato il direttore dei sistemi informativi, Luca Menegatti -, integrando il flusso offline con quello online, gestiti da prodotti separati, strutture dati completamente differenti e con una ricchezza di particolari e informazioni diverse. La logica del cartaceo è infatti semplice, quella online più articolata». La società ha, quindi, deciso di “far parlare” tra loro questi due mondi e, ora, un annuncio, pur avendo origine da database diversi, può apparire su entrambi i canali. «Abbiamo creato una sorta di hub di data integration che utilizziamo come vero e proprio framework di comunicazione e di scambio, indipendentemente dalle strutture dati proprietarie delle varie applicazioni». L’It manager ha preferito mantenerne l’indipendenza dalle tecnologie già adottate ed evitare connessioni dirette fra i vari attori, optando, invece, per un’applicazione indipendente da porre nel mezzo, che funge da connettore. Il risultato è che su un solo server sono disegnati tutti i flussi. DataStage, infatti, raccoglie le informazioni e si occupa di smistarle sia verso il canale tradizionale sia verso il portale (sviluppato in house in tecnologia J2Ee).

La scelta di Ibm è derivata da una conoscenza pregressa della soluzione: «Avevo già avuto modo di provare DataStage, che consente di integrare le informazioni anche se provenienti o destinate a fonti diverse. Inoltre, i tempi di sviluppo sono stati esattamente quelli che stavamo cercando, visto che il progetto è stato concluso in meno di tre mesi e al momento del go live tutto ha girato alla perfezione». Ora Secondamano beneficia di un perfetto sincronismo e coerenza tra i due diversi canali, senza modificare l’operatività delle risorse impiegate. Partiti ad aprile dello scorso anno, con meno di un milione di pagine viste al giorno sul sito Internet, dopo circa sei mesi la cifra è salita a due milioni.

L’attenzione è stata principalmente dedicata alle esigenze puntuali e alla qualità. «Dal punto di vista strategico – ha puntualizzato Menegatti -, non mi voglio legare a un solo vendor, ma preferisco individuare il prodotto più adatto alle necessità di uno specifico momento, senza rincorrere il risparmio a tutti i costi».

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