Se i dischi non stanno al passo con il pc

Serial Ata, una nuova interfaccia di comunicazione per il supporto di
drive ad altissima velocità, ha compiuto un significativo passo
avanti questa settimana con la pubblicazione della prima bozza
definitiva in vista dell’approvazione dello standard. Il Serial Ata
Working Group ha reso note le specifiche 1.0 del sistema, che sarà in
grado di raddoppiare la larghezza di banda, cioè la capacità di
trasporto dei dati tra la memoria del computer e ogni sorta di
dischi, dagli hardi sisk alle cartucce masterizzabili. Sebbene la
velocità di processori, dischi e altre componenti sia aumentata in
misura significativa in questi anni, le "tubature" che collegano tra
loro queste componenti sono rimaste sostanzialmente immutate, creando
dei veri e propri colli di bottiglia. Serial Ata 1.0 è una serie di
specifiche destinate in particolare alla futura fascia dei personal
computer con processori da 1,4 GHz o superiori. Per Jeff Ravencraft,
responsabile marketing degli Intel Architecture Labs e chairman del
Gruppo di Lavoro, "il modo in cui i chip vengono ormai progettati
riduce continuamente le dimensioni, aumentando le velocità operative:
Serial Ata affronta una serie di questioni legate ai rendimenti in
questo contesto". Insieme a Intel, alle specifiche hanno lavorato i
pesi massimi dell’intera industria, comprese Dell Computer e Ibm.
Rispetto all’attuale interfaccia Ata parallela, meglio nota come Ata
100, Ata seriale offre come si è detto una larghezza dibanda doppia.
Nella sua prima incarnazione, conosciuta come Ultra Serial Ata 1500,
il transfer rate di picco sarà di 1,5 gigabit al secondo, equivalenti
in buona sostanza a 150 MB/Sec, contro i 100 dell’attuale standard.
In più, mentre Ata 100 sembra giunta alla fine del suo percorso
evolutivo, per Serial Ata le prospettive sono di più lungo termine.