Samsung, l’innovazione è nella comunicazione

Il digital signage integrato e i servizi sono il presente della società. Display a largo formato, 3D e anche vending machine tra le novità

Al recente salone Ise 2009 di Amsterdam, visitato da Lineaedp, Samsung Electronics Italia ha presentato le ultime novità nel settore digital signage, rivolte in primo luogo al mercato retail: l’intera gamma di display a largo formato (Lfd), configurabile anche in modalità videowall, la uVending machine, le soluzioni outdoor, gli schermi 3D senza occhiali speciali e il software per la misurazione dell’audience. Numerosi gli ambiti applicativi a cui si rivolgono, dalla comunicazione interna fino all’installazione in ambienti critici come ricerca e sviluppo, stabilimenti, sanità, sale controllo, didattica e formazione.

Con le nuove soluzioni, Samsung si rivolge soprattutto alle realtà che veicolano contenuti pubblicitari, come impianti sportivi, centri commerciali, negozi, bar, hotel, oppure con grosse necessità informative e di servizio al pubblico: stazioni, aeroporti, banche. Un esempio di comunicazione d’impatto secondo Samsung è la parete di display da 25 mq realizzata all’Ise, composta da 40 schermi della serie U con cornice ultra sottile di soli 3,3 millimetri. Il modello da 46 pollici Sm 460 Utn, presentato al salone olandese, è disponibile in Italia da metà febbraio.

Tutti i display (in configurazione n) offrono la possibilità di incorporare un pc con scheda di rete integrata, oltre all’opzione standard Mdc (Multi display control) che permette, via Rs232c, di pilotare fino a 25 monitor distinti come fossero un unico sistema. Inoltre sarà disponibile su tutti i sistemi dotati di pc on board, MagicInfo, un gestionale che permette di creare e tenere sotto controllo un ambiente di rete distribuito, con possibilità di gestire, insieme, fino a 250 fonti output e 125 sorgenti.

«Stiamo cercando di verticalizzarci internamente – ha spiegato Federico Frigo, trade marketing manager Lfd di Samsung, nel corso del salone olandese – assegnando risorse ai vari canali, senza trascurare la possibilità di creare una rete di partner certificati, in grado di assistere i clienti in ogni fase del progetto, dall’identificazione dei requisiti, fino alla selezione dell’hardware e al deployment».

Per le nuove esperienze di acquisto, che secondo Samsung devono tendere al multisensoriale, al salone di Amsterdam è stata presentata la uVending machine marchiata Coca Cola, un distributore automatico che dispone di funzionalità interattive grazie alla tecnologia touch e alla possibilità di gestire connessioni Wi-Fi e Bluetooth, permettendo di scaricare su dispositivi mobili contenuti sia in modalità push che pull.

Fra le novità anche gli schermi 3D che offrono una visione tridimensionale dell’immagine pur senza dover indossare dispositivi speciali, offrendo la possibilità di immergersi nella scena. Una tecnologia lanciata l’anno scorso nel settore consumer, ma che ancora deve decollare in Europa, come dicono i responsabili Samsung (al contrario degli Usa, dove sono usati nei casinò o durante il Superbowl).

Sarà poi disponibile il software per la misurazione dell’audience acquisito da TruMedia, una tecnologia di riconoscimento capace di dare dati statistici e demografici riguardanti l’utenza potenziale ed effettiva dei display.

Samsung, insomma, ritiene di doversi delineare sempre più come vendor di soluzioni e servizi integrati, destinati ad aziende con l’esigenza di soluzioni complete di digital signage e orientate alla comunicazione e all’innovazione dei propri servizi, superando la veste di produttore di beni e tecnologia. Le maggiori criticità, infatti, sono spesso legate alla dimensione organizzativa e progettuale di un sistema.

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