Agosto, mese periglioso.
Tre fatti che riassumono le vicissitudini agostane, giusto per ricordarsi
che “quando la moglie è in vacanza”, ne succedono di tutti i
colori.
L’Electronic Privacy Information Center americano, una sorta di garante d’Oltreoceano, ha comminato a una banca statunitense una contravvenzione da 50 milioni di dollari per aver comprato una lista di 650mila nominativi e indirizzi dalla motorizzazione della Florida.
Non si possono fare queste cose impunemente, dato che è in violazione del Drivers Privacy Protection Act. In America, oltretutto, nel 1994 fu promulgata una legge federale a protezione della riservatezza delle persone in seguito a vari atti criminosi generati proprio dall’intrusione nella privacy. Su tutti: l’omicidio di un’attrice per mano di un maniaco che assoldò un investigatore privato per scoprire il suo indirizzo e una lunga serie di furti in casa di persone il cui status di benestanti era desunto dalle belle macchine che possedevano.
La contravvenzione che la Fidelity Federal Bank & Trust deve pagare, oltretutto, è notevolmente superiore al costo sostenuto per i nominativi, che è stato di qualche migliaio di dollari.
Morale: le liste indirizzi sono un bene prezioso, che non si compra e non si vende impunemente. E chi li possiede farebbe bene a serbarsele con riguardo.
Stando poi ai rapporti che varie società di sicurezza hanno prodotto sulle minacce via Internet di agosto, si registrano difformità. C’è chi dice che è stato tutto nella norma, con pochissime novità, chi dice che il volume degli assalti alle reti registrato non si vedeva da tempo, chi agita lo spauracchio spyware.
I toni discordanti sono una patrimonio della democrazia, che, come ormai ben sappiamo, fra i vari vizi (che ci teniamo) ha anche quello di lasciare sempre aperta la porta della sicurezza.
Ed agosto è stato
anche il mese delle batterie incendiarie. 6 milioni i portatili a rischio. In 7
hanno preso fuoco. 2 società (Apple e Dell) hanno tremato. Una, Sony quella che
si è presa la colpa, giustamente, dato che le batterie erano di sua
produzione.
Tutto sommato, è andata ancora bene.





