Restart, Italia! batte Obama

Luoghi, capitali e semplificazioni vanno offerti nella speranza che ci sia in Italia una quantità di giovani pronta ad agire. Aiuteremo i nuovi imprenditori fin dalle scuole e dal “contamination lab”.

Il rapporto della task force di Corrado Passera è molto tecnico e molto verrà dibattuto nel futuro.
Siamo ancora alla “fase” dei suggerimenti, ma il lavoro è eccellente. Ed è chiaro, non parla politchese né economichese.

Aspetti fondamentali per le startup sono quelli del finanziamento.
E qui c’è la prima bomba: “Abbiamo cercato di battere sul tempo Barack Obama importando nel modello proposto il crowdfunding e il social lending“, ha sostenuto Alessandro Fusacchia, coordinatore della task force per conto del ministro per lo sviluppo eocnomico.
I

Inoltre c’è lavoro anche su incubatori ed acceleratori, strutture private, pubbliche e pubblico/private.
Verranno inserite nel modello e trattate come una startup: non finanziamenti diretti ma agevolazioni e semplificazioni.

Tutto quello che faremo andrà misurato“, precisa Fusacchia.

Un altro aspetto sul quale spingere è culturale: chi fallisce non è un fallito ma uno che ha fatto esperienza e ne aveva titolo.
La sua uscita deve essere agevole e priva del marchio dell’infamia.
Siamo consapevoli che il vero banco di prova sarà l’applicazione. Crediamo di essere davanti a qualcosa di straordinario, da non affrontare con i tempi della burocrazia ma con quelli dell’impresa“, è il concetto che chiude il rapporto. “Mantenendo le posizioni acquisite non si va da nessuna parte“.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome