All’insegna del pragmatismo la nomina di Carlo Purassanta alla guida di Microsoft Italia.
Da quando, lo scorso mese di maggio, è arrivata la notizia che Pietro Scott Jovane avrebbe lasciato la guida della filiale italiana di Microsoft per passare in Rcs, inevitabilmente si è aperto il toto-successione.
Soprattutto perché all’annuncio dell’uscita di Scott Jovane dall’azienda non ha fatto immediatamente seguito alcuna assegnazione ufficiale di incarico, nemmeno nella formula del pro tempore o dell’interinato.
Le ipotesi, in questi otto mesi, hanno attraversato più o meno tutte le possibilità, con un paio di opzioni in pole position: l’arrivo di un manager che negli ultimi anni avesse costruito una solida esperienza nell’ambito delle reti sociali e delle community – cosa che in qualche caso contemplava il rientro alla base di qualche figura a suo tempo fuoriuscita – oppure una guida al femminile.
Quest’ultima, soprattutto dopo le nomine di Meg Whitman, Virginia Rometty e Marissa Mayer alla guida rispettivamente di Hp, Ibm e Yahoo, sembrava una decisione particolarmente caldeggiata non solo dalla componente in rosa dell’azienda, ma da un mercato sicuramente incuriosito dalla novità, tantopiù in un contesto come quello italiano.
Otto mesi dopo, con la chiamata al ruolo di Carlo Purassanta, Microsoft lancia un messaggio diverso, che parla la lingua della rassicurazione.
Tre sono gli elementi che spiccano nel curriculum di Purassanta: i due anni di esperienza alla guida della divisione servizi di Microsoft France, i 14 anni maturati alla più classica delle scuole di formazione dei nuovi manager, Ibm, il focus specifico sul fronte del cloud.
Come dire una garanzia.
Tantopiù oggi che Microsoft sta portando verso il cloud la totalità della propria offerta.
Tantopiù oggi che Microsoft propone alle imprese e più in generale al Paese un percorso di modernizzazione che dal cloud non può prescindere.
Tantopiù oggi che anche in Italia i tempi sembra siano finalmente maturi per uscire dalla suggestione e provare a farlo davvero, il cloud.





