Rallenta la corsa dell’e-learning

Dopo il 43,9% di crescita del 2004 per quest’anno si sitma un incremento del 17,9%. La domanda principale arriva dalle aziende

Con 356,6 milioni di euro di fatturato, l’e-learning chiude in crescita per
il quarto anno consecutivo: Il saldo attivo 2003-2004 è del 43,9% con un aumento
previsto del 17,9% ancora nel 2005. Le aziende rimangono la principale
fonte della spesa
per la formazione a distanza. Nel 2004 infatti hanno
aumentato il proprio peso passando dall’ 83,2% del 2003 all’86,4% del 2004.
All’interno degli altri settori da registrare l’incremento costante della spesa
della Pubblica amministrazione che passa da 7,73 milioni di euro nel 2003 a 8,34
nel 2004 e crescerà ancora nel 2005 attestandosi, secondo le previsioni a 10,43
milioni di euro. “A fronte di questo confermato vigore del comparto
aziendale, purtroppo però, risultano essere ancora troppo sorde a questa
opportunità le piccole e medie imprese italiane che costituiscono l’ossatura
della nostra economia.
– ha commentato Roberto Liscia, presidente di Anee –
Certamente scontano l’assenza di un sistema finanziario e fiscale in grado
di sostenere programmi intelligenti di innovazione”
.



Sul fronte dell’offerta, l’attività di
produzione dei contenuti
continua a essere il segmento più importante
del mercato, poiché da solo copre il 40,3% della spesa totale e si prevede che
continuerà a mantenere sostanzialmente la stessa quota anche nel 2005. I servizi
incrementano il proprio peso rispetto al 2003 passando dal 21,2% al 22,2%; tale
trend dovrebbe continuare anche nel 2005. Al terzo posto, ma in calo, il
segmento della consulenza (19,3%) che sta riducendo il proprio peso a favore di
altre attività a valore aggiunto quali la produzione di contenuti e l’erogazione
di servizi. Infine, la tecnologia (18,2%) che ha rappresentato il vero punto di
forza dell’offerta nel mercato di prima generazione e resta sulle stesse
posizioni del 2003.


Le altre tendenze rilevanti
riguardano
la diminuzione del peso della formazione finanziata (dal
22,3% del 2003 al 21,3% del 2004) e la crescita del peso della formazione
esterna. Solo il 24,2% del valore dell’e-learning nel 2004 è derivato da
formazione erogata attraverso strutture interne e il restante 75,8% attraverso
strutture esterne. Tale tendenza dovrebbe continuare anche nel 2005. Le stime
indicano, infatti, che

la spesa del mercato “esterno” registrerà una crescita di circa il 19,3% nel 2005, superiore di quasi cinque punti percentuali rispetto alla crescita attesa del mercato “interno” aziendale. Il
trend rilevato è l’espressione di un mercato in cui la domanda non solo è sempre
più ampia, come dimostrano i tassi di crescita rilevati complessivamente, ma va
anche variegandosi e qualificandosi. Sul fronte della domanda, continua la
tendenza alla concentrazione del mercato su pochi, grandi e sperimentati spender
di formazione online, ma in parallelo si rileva l’aumento del numero di nuovi
sperimentatori e una lieve crescita del valore medio della spesa per progetto.


Nell’analisi per comparti, va rilevato il caso delle Pubbliche
amministrazioni
centrali: oltre l’84% ha fatto ricorso all’e-learning.
Il 35% delle Regioni, il 24% delle Province e il 18% dei Comuni ha erogato
formazione in modalità e-learning nel 2004: si tratta di valori inferiori
rispetto alle percentuali realizzate a livello di enti centrali, ma certamente
significativi, tenendo conto della spesa necessaria e della complessità di
un’attività formativa erogata in e-learning. Per l’anno in corso, la percentuale
di enti intervistati che usufruisce di progetti in e-learning sale al 39%, per
un investimento che aumenta di oltre un milione di euro rispetto al 2004: le
amministrazioni investono per l’anno in corso oltre 4 milioni e seicentomila
euro in e-learning, per erogare oltre 262.000 ore di formazione a 26.000
dipendenti. Estendendo il risultato 2004 degli enti intervistati a tutto il
comparto della Pa, ponderando le ore spese in formazione dal rapporto Sspa, si
può stimare la spesa complessiva in e-learning nella Pa in 8,3 milioni di euro
pari al 3,4% della spesa complessiva in formazione.

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