Il Cio di Maccaferri ha optato per un Cms unificato.
Lo scorso anno il gruppo Maccaferri ha fatturato 1.345 milioni di euro con oltre 4.200 dipendenti e 49 stabilimenti. Le aziende del gruppo sono attive in numerosi settori, dall’ingegneria ambientale, meccanica e civile, al settore alimentare, agrindustriale e del tabacco (le realtà più note sono Officine Maccaferri, Samp, Eridania e Sigaro Toscano).
Un gruppo così eterogeneo ha bisogno di divulgare informazioni e notizie a clienti, fornitori e partner e lo fa prevalentemente via Internet. Questa attività è generalmente affidata al marketing di ciascuna impresa e spesso coinvolge più uffici e una pluralità di persone secondo specifici iter di produzione, approvazione e pubblicazione. Da alcuni anni si è orientato al Content Management System (Cms) per supportare il modello di gestione distribuita dei contenuti Web.
Però i primi Cms si sono scontrati con renitenze del personale, che li riteneva insoddisfacenti per scarsa flessibilità e usabilità: non facilitavano l’instaurarsi di nuove prassi operative perché erano poco intuitivi, rigidi e farraginosi nelle procedure.
A fronte di questa situazione, Paolo Paolati, Direttore Ict del gruppo Maccaferri. ha deciso di uniformare il Cms su un’unica piattaforma, NQcontent, distribuita in Italia da ArchiMedia, per dare in mano agli impiegato uno strumento che fosse facilitatore di processi organizzativi e garantisse il rispetto degli iter di pubblicazione dei contenuti, facilitando le attività di controllo e approvazione degli stessi, attraverso flussi di lavoro predeterminati, e con sistemi di reporting e di versioning che consentono di controllare il reale stato avanzamento delle attività.





