Quelle ricerche un po’ così

Siamo sommersi da indagini di qualsiasi tipo che spesso offrono dati che si sposano all’offerta delle aziende che le hanno promosse. Ma sono veramente utili?

1 luglio 2004 Sempre più spesso le aziende
commissionano ricerche su argomenti legati alla loro attività che hanno lo scopo
principale di fare circolare il brand aziendale. I dati sono spesso poco
importanti, mentre fondamentale è che la società venga citata o
che ci sia la dichiarazione dell’amministratore delegato che fornisce la sua
lucida analisi. Il marchio di garanzia a queste ricerche viene fornito, spesso
ma non sempre, da serissimi istituti di ricerca che sfornano indagini sul
rapporto tra Ict e Pmi o sullo sviluppo della banda larga, un argomento che
ultimamente tira parecchio. A volte le ricerche servono per parlare seriamente
di questi argomenti, altre volte sono stranamente coincidenti con ciò
che serve all’azienda
oppure sfornano dati un filo discutibili. E’ il
caso dell’indagine dello Iulm in collaborazione con Digital Magics e Bipop
Research secondo la quale la banda larga ha un eccellente futuro davanti a sé.
Fin qui siamo tutti d’accordo.


Un dato da prendere con le pinze ci pare, invece, quel 17,2% del campione
(duecento famiglie di reddito medio-alto e 200 studenti dello Iulm) che possiede
il digitale terrestre, ma anche la potenzialità di mercato che avrebbe una
tecnologia obsoleta come l’Isdn addirittura superiore all’abbonamento a 3 (non è
prevista una voce sull’Umts in generale) e alle console per videogiochi. Senza
contare quel 30,4% di studenti che consulta siti Wap con il cellulare o
quell’altro 6,3% che giocherella con l’i-mode. Ovviamente, molto interessanti
sono le percentuali di chi si dichiara disposto a pagare per fruire di contenuti
tramite la banda larga al punto che il 24,2% delle famiglie sgancerebbe
subito qualcosa per usufruire di servizi di videoconferenza
, un mercato
fino a oggi riservato solo alle aziende. Sarà l’effetto del nuovo videotelefono
di Telecom Italia. Digital Magics è specializzata in progetti editoriali per i
new media.

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