Sun sta lavorando su un subset di Java che potrebbe offrire un’interfaccia singola per connettere fonti multiple di dati. La tecnologia in oggetto si chiama Java Data Objects (Jdo) e fornirà accesso universale a ai dati da fonti diverse, come ma …
Sun sta lavorando su un subset di Java che potrebbe offrire un’interfaccia
singola per connettere fonti multiple di dati. La tecnologia in oggetto si
chiama Java Data Objects (Jdo) e fornirà accesso universale a ai dati da
fonti diverse, come mainframe, data feed Xml e real time. Attualmente Jdo
ha passato una seconda fase di revisione di esperti, ma al momento non ci
sono date precise per un possibile inserimento in future specifiche Java.
Le recenti acquisizioni di Forté e NetBeans stanno accentuando in casa Sun
la produzione di tool Java che consentano agli sviluppatori di costruire
applicazioni in grado di accedere ai dati aziendali custoditi in database o
altre applicazioni di tipo "Dot.Com". Gli ultimi strumenti rilasciati,
ovvero JavaBlend 2.0 e Java Message Queue 1.0, si preoccupano di consentire
agli sviluppatori di realizzare applicazioni in grado di mappare dati da
database relazionali e mettere in comunicazione differenti pezzi
applicativi. In particolare, JavaBlend converte dati da database
relazionali a oggetti Java o, viceversa, usa gli oggetti già presenti per
costruire tabelle relazionali. L’uso dello strumento è stato semplificato,
togliendo Api addizionali, di tipo Jdbc o linguaggi embedded separati, come
Sequel. Il prodotto sarà disponibile entro la fine dell’anno e costerà
1.200 dollari per sito sviluppatore.
Java Message Queue, invece, è basato sulle specifiche Jms (Java Message
Service) 1.0.1, può supportare fino a 250 connessioni e costa 500 dollari.
La disponibilità è prevista entro il trimestre. Entrambi i prodotti gira
no
su piattaforme Solaris e Windows Nt.