Pronte le soluzioni per adeguarsi a Iban

Dal 1° gennaio di quest’anno il circuito bancario riconosce il codice Iban come unico identificativo del conto corrente da utilizzare nell’esecuzione dei pagamenti nazionali, come già accade per il trattamento dei pagamenti internazionali.

La decisione, che rientra nell’ambito del progetto paneuropeo per l’area unica dei pagamenti in Euro (Sepa), pone le aziende di fronte al tema dell’aggiornamento dei propri database anagrafici, con riferimento a quelli contenenti le coordinate bancarie necessarie nei rapporti con dipendenti, clienti e fornitori.

Per aiutare le imprese a svolgere questa operazione i fornitori di soft­ware gestionale si stanno muovendo.

Ne segnaliamo due, esemplificativi di un’offerta ampia, per aziende grandi e piccole, portatrici di differenti modalità di adeguamento alla nuova normativa.

Byte propone Giban, un’applicazione che permette di operare sia, ovviamente, sulle banche dati dei propri prodotti, sia su dati anagrafici esterni mediante input standard o collegamenti a fonti dati Odbc. Il tool è in grado di determinare le nuove coordinate mediante un algoritmo interno, ma permette anche di inviare i flussi con i dati dei beneficiari alla “banca di allineamento” così da ricevere i codici Iban certificati.

L’associazione per il Corporate Banking Interbancario (Cbi), appunto, ha attivato la funzione interbancaria di “Allineamento Archivi Iban”. E la software house monzese Asp Italia, per consentire agli utenti di aggiornare le anagrafiche fornitori, propone l’integrazione di una funzionalità nel software gestionale che fornisce come servizio. La nuova funzione esegue l’estrazione dall’anagrafica fornitori dei soggetti con coordinate non allineate, rende possibile l’integrazione manuale delle informazioni, la generazione del flusso di richiesta per la funzione “allineamento”, l’acquisizione del flusso di risposta della funzione con eventuale aggiornamento automatico delle anagrafiche e la creazione di un report delle richieste.