Progress – Un lavoro di squadra

Christian D’Aversa, Sales manager, Progress Software Italy Si è soliti pensare all’innovazione riferendosi agli enti di ricerca&sviluppo e delegando loro o a specifici project manager il compito di “trovare nuove soluzioni”. Se ci riferiamo alle archit …

Christian D’Aversa, Sales manager, Progress Software Italy


Si è soliti pensare all’innovazione riferendosi agli enti di ricerca&sviluppo e delegando loro o a specifici project manager il compito di “trovare nuove soluzioni”. Se ci riferiamo alle architetture Soa, questo nuovo paradigma impone però l’innovazione a più livelli talvolta non confinabili: management, organizzazione, tecnologie e cultura delle persone. A questo proposito è bene specificare che “innovare” è molto diverso da “r-innovare”.


Citiamo ad esempio il caso di un’azienda della grande distribuzione che, con l’obiettivo di migliorare il cash flow, ha deciso di innovare il processo di integrazione dei punti vendita portandolo da “batch” a “real time”. Un’innovazione non solo tecnologica o architetturale, ma organizzativa. Supportata dal management, è iniziata dall’analisi dei processi interni ed esterni verso i punti vendita così da avere un controllo su tutti i flussi e valutarne la fattibilità. Si è poi definita un’architettura Soa che integrasse tutti i siti remoti con processi distribuiti con regole di governance. Per ultimo si è configurato l’Enterprise service bus che, integrando applicativi legacy interni ed esterni fornisse la logica e le capacità di controllo in “real time”. Il risultato è stato un risparmio di costi del 40%.


Gli insegnamenti provenienti da questo esempio sono vari: l’innovazione è un lavoro di squadra; deve essere incentivata e supportata dal management; è frutto sia di creatività che di approccio metodologico; grandi innovazioni possono essere il risultato di piccoli ma costanti cambiamenti se c’è una visione strategica. Una simile esperienza porta ad affermare che l’innovazione va “gestita” ma “non regolata”. Questo vuol dire che un’eventuale figura di Chief innovation officer dovrebbe avere come unico obiettivo il miglioramento di processi e tecnologie senza costrizioni vincolanti e per massimizzare i benefici di idee innovative.

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