Progetti più piccoli e mirati per risparmiare

Molte aziende, spinte dalle difficoltà che stanno incontrando sul mercato, sono particolarmente stimolate a valutare una serie di tagli interni, in un’ottica di contenimento delle spese, che naturalmente coinvolge anche l’area It. Ma, in realtà, «è pro …

Molte aziende, spinte dalle difficoltà che stanno incontrando sul mercato, sono particolarmente stimolate a valutare una serie di tagli interni, in un’ottica di contenimento delle spese, che naturalmente coinvolge anche l’area It. Ma, in realtà, «è proprio in momenti di crisi che con coraggio vanno affrontati piani di riorganizzazione del modello di business, dove l’It ha un ruolo dominante – sottolinea in questa intervista Antonio Pezzinga, responsabile System Integration e Technology di Accenture per l’area Igem (Italia, Grecia, Turchia, Est Europa, Russia e Medio Oriente) al quale abbiamo chiesto una serie di suggerimenti sulle mosse da fare nel 2009 -. Per cui è importante che i responsabili It valutino con attenzione su quali fronti intervenire, perché il rischio è di posporre qualsiasi investimento e quindi di rimandare i programmi di cambiamento, vitali in momenti di crisi. I nostri consigli sono di investire su soluzioni che diano innanzitutto ritorni concreti in termini di risparmi per l’azienda, come virtualizzazione e green It. Con i nostri clienti, infatti, stiamo facendo importanti progetti di consolidamento per ridurre il numero dei server e, per esempio, in un caso siamo riusciti a passare da un parco installato di 10.000 unità a 2.000, con valutazioni anche in ottica green, in quanto siamo in grado di quantificare i consumi energetici delle singole macchine e quindi di proporre soluzioni che consentono di risparmiare».

Un altro filone importante su cui i Cio devono concentrarsi, suggerito da Pezzinga, è quello della razionalizzazione e del ripensamento, in ottica efficienza, dei processi aziendali interni e verso i propri clienti.

«Un esempio di progetto innovativo su questo fronte è il caso della penna digitale che abbiamo realizzata per l’Enel: in pratica il progetto ha avuto come obiettivo quello di eliminare la gestione cartacea del venditore quando va a stendere i contratti presso i clienti e ottenere un input immediato della stesura dell’ordine, tramite una carta speciale e una penna ottica che traduce il contratto scritto a mano in un documento Htlm, che poi viene caricato sui sistemi dell’azienda in tempo reale. Il tutto in un’ottica di semplificazione e riduzione dei costi. Un altro programma che abbiamo fatto per il ministero dell’Economia e della Finanza riguarda l’archiviazione e conservazione sostitutiva digitale delle pratiche, che ha portato a un notevole risparmio in fatto di costi infrastrutturali. Per cui, visto che anche la competizione tra aziende è sempre più accesa, ritengo sia importante avviare progetti di marketing intelligence, di Bi, di marketing automation, cioè tutto quello che riesce a fare la differenza per acquisire e utilizzare in modo efficace informazioni sul comportamento dei clienti, nell’ottica di aumentare le vendite. Quindi, vanno evitati i programmi “monster” che si facevano anche solo tre anni, ma consiglio di fare investimenti mirati, per agire più velocemente della concorrenza».

Anche il tema dei processi aziendali, visti non per compartimenti stagni ma con un approccio trasversale ai processi, secondo il manager, gioca sicuramente un ruolo importante, dal momento che il Cio deve avere una visione olistica dell’azienda e dare un’immagine di innovazione e rinnovamento dell’It, che a volte nasce anche proponendo l’utilizzo di tecniche di mashup provenienti dal mondo consumer.

La sicurezza è un altro fronte caldo su cui agire «e lo sarà ancora di più in futuro – osserva Pezzinga -. Sul tema, come area System Integration e Technology abbiamo una practice specifica che continuiamo a far crescere ed evolvere assieme ai temi della virtualizzazione e del green It. Così facendo, soprattutto in ambito virtualizzazione e costi energetici, con certi clienti siamo arrivati a risparmi complessivi anche dell’ordine del 50%. E sono iniziative che, ripeto, si possono portare avanti per step, dopo aver accuratamente verificato che il progetto pilota ha portato un Roi e che i risultati sono quelli attesi». Sconsigliato, quindi, l’approccio o tutto o niente.

E, chiediamo, riguardo alla Bi, emerge la tendenza di metterla a disposizione di un numero sempre più ampio di utenti aziendali, in modo da facilitare i processi interni? «È così – confema il manager -. E, infatti, i vendor stanno cercando di realizzare applicazioni con un maggior supporto decisionale, per cui uniscono la parte alta di supporto alle decisioni con quella esecutiva, in modo da legare la decisione all’attuazione».

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