Presidiare la qualità con pochi sforzi

Semplificando al livello massimo, le architetture di servizi permettono ad un’organizzazione di distribuire il lavoro legato allo sviluppo di nuove applicazioni (o porzioni di queste) tra una pluralità di elementi, riducendone i tempi. Ma …

Semplificando al livello massimo, le architetture di servizi permettono ad
un’organizzazione di distribuire il lavoro legato allo sviluppo di nuove
applicazioni (o porzioni di queste) tra una pluralità di elementi, riducendone
i tempi. Ma il tempo risparmiato con la possibilità di riutilizzare componenti
software è, spesso, perso poi nel tentativo di riutilizzare in diversi
contesti di business i singoli componenti standardizzati.

Le Soa, infatti, sono architetture complicate sotto diversi punti di vista.
Anzitutto, per il fatto che le logiche di business, tradizionalmente abbinate
all’applicazione, nelle Soa risultano, invece, svincolate. Poi, per il
fatto che lo strato applicativo è, di fatto, un’unità software,
che consuma un servizio che contribuisce al funzionamento complessivo del sistema.
Sia il sistema che il servizio devono lavorare insieme, all’interno di
un ambiente che si interfaccia con altri sistemi e servizi. È, inoltre,
veramente difficile avviare un ambiente di test, soprattutto a causa della natura
estremamente distribuita di questi componenti. Infine, le carenze di natura
tecnica e l’interfaccia utente di questo tipo di architettura, fanno sì
che l’onere di garantire la qualità dei singoli elementi dell’infrastruttura
venga spostato dalle tradizionali figure deputate alla quality assurance a quelle
che si occupano di sviluppo. Tra l’altro, in ambienti di applicazioni
composite come quelli Soa, un errore software (ad esempio all’interno
di un singolo Web service) potrebbe essere sempre più difficile da isolare,
perché magari, nel frattempo, il servizio è già stato oggetto
di diverse invocazioni, sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
Ecco perché risulta fortemente indicato avviare, parallelamente all’introduzione
delle Soa, anche un processo di certificazione, in grado di assicurare consistenza
e accuratezza dei servizi Web implementati.

Con l’ampliarsi della presenza delle Soa in azienda, infatti, diviene
sempre più difficile creare ambienti per quei test che, in linea di principio
sono il modo migliore per assicurare la qualità di un processo It. Il
team informatico dovrà, inevitabilmente, ridurre il processo di garanzia
della qualità in una serie di elementi più semplici, quindi più
facili da gestire, valutando i singoli componenti software e testandoli, per
assicurare che siano in grado di supportare i nuovi carichi di lavoro.

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