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Un PoP del MIX nel datacenter di Aruba di Bergamo

Aruba ha attivato un punto di presenza (PoP) del MIX, Internet eXchange italiano e tra i primi in Europa in termini di traffico veicolato, direttamente accessibile da Global Cloud Data Center di Aruba.

Saranno nuove interconnessioni peering tra le reti tramite l’attivazione di un Point of Presence all’interno del Global Cloud Data Center, grazie ad apparati collegati a Milano in doppia via in fibra, così da facilitare lo scambio di traffico con numerosi altri carrier nazionali ed internazionali.

In questo modo i clienti Aruba, operatori telco e tutti gli interessati, potranno scambiare traffico localmente e con gli operatori del MIX di Milano direttamente dal data center di Ponte San Pietro e al contempo il MIX stesso amplierà le proprie potenzialità come nodo di interconnessione grazie a questa nuova accelerazione nella strategia di sviluppo del punto di interscambio nell’intera area lombarda, che quindi si amplia ulteriormente rispetto al complesso di Milano Caldera.

La collaborazione tra i due player è strategica per lo sviluppo dell’Internet italiano ed europeo, e conferma Global Cloud Data Center sempre più proiettato verso un posizionamento centrale in Europa, all’interno della rete tra gli hub globali di Amsterdam, Londra e Francoforte.

Scopri come è strutturato il datacenter

Per Joy Marino, Presidente del MIX, “Ora che abbiamo un POP alle porte di Bergamo, si può davvero parlare di anello lombardo, lombard ring, del MIX come dell’infrastruttura che permette a tutti gli operatori Internet di fare peering tra loro, ovunque siano posizionati nei più grandi data center della regione. Il gap infrastrutturale con gli altri Paesi europei si sta colmando”.

Per il Ceo di Aruba, Stefano Cecconi poter “offrire la possibilità di connettersi alla LAN di MIX e fare peering con con grande facilità ed abbattendo i costi di trasporto va a vantaggio sia dei nostri clienti, ma anche di tutti coloro che vorranno realizzare nuove interconnessioni in un punto vicino, ma comunque alternativo al nodo principale di Milano Caldera. Ritengo sia un tassello importante per rendere la rete italiana sempre più robusta e per favorire al massimo il suo sviluppo, in modo da poter supportare al meglio la forte crescita che si prospetta per i prossimi anni sia in termini di utilizzo che di traffico generato dalle nuove tecnologie.”

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