Le applicazioni non mancano, ma sono scarse e con servizi a macchia di leopardo. Tra chi investe per aumentare la conoscenza c’è Google. Con ottimi risultati
Il grande argomento software degli ultimi mesi è senz’altro il Web 2.0, una musa ispiratrice che mantiene le promesse della Rete e rende giustizia agli utenti nei contenuti e nella reputazione dei loro creatori. È lecito attendersi che tanto ben di Dio sia appetito anche e soprattutto dalla Pa italiana, il più inefficiente dei mondi possibili.
Andando a verificare quanto 2.0 ci sia nel Forum Pa 2008, si scopre che non è poi tanto. In realtà il 2.0 italiano sembra ancora decisamente alla ricerca d’un filo logico già nell’indipendente e nel privato, figuriamoci quando si giunge al pubblico. «Nell’ultima campagna elettorale le nuove possibilità delle piattaforme di condivisione sono state usate da tutti i partiti e se il buongiorno si vede dal mattino si potrà costruire qualcosa con ciascuno degli interlocutori». È questo l’esordio di Andrea Salvati, Industry leader per finance, business and industrial di Google Italia. L’effetto è stato particolarmente rilevante nella campagna per il sindaco di Roma, durante la quale spesso cercando “Alemanno” appariva in prima posizione una pagina dedicata a Rutelli.
«Per la Pa, Google ha una piattaforma molto interessante per raggiungere i contenuti rilevanti e misurarne i parametri di visita – continua Salvati -. Noi mettiamo a disposizione un media che si comporta come un canale».
Nei dati dell’azienda, per oltre il 50% gli internauti italiani accedono con regolarità ai siti della Pa, ma non tutti i servizi sono ben promossi né efficienti il giusto. Informazioni e calendari vengono ancora erogati a macchia di leopardo. Il dato più interessante sembra essere che se c’è servizio, c’è frequentazione: laddove la spinta del cittadino ha trovato l’interesse della Pa, il risultato è stato eccellente com’è stato per le campagne della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ultima frontiera è stata Youtube, con i Branded Channel della Ue, di Tony Blair, di Nicolas Sarkozy e anche italiani: da noi la crescita negli ultimi 12 mesi sfiora il 1.000%. È un’esperienza interessante, che invita gli utenti alla collaborazione. «La voglia di fare deve superare la paura di sbagliare – conclude Salvati – anche perché non c’è nulla da sbagliare».
E veniamo al software fornito da Google direttamente sui suoi server. «Il nostro obiettivo è portare nel mondo della Pa la visione Google Enterprise, in sintesi: indicizzazione, ricerca e reporting delle informazioni» osserva Gabriele Carzaniga, responsabile delle applicazioni tecniche di Google. Sono servizi software molto usati dalle Pa italiane, generalmente rendendo più accessibili i dati d’un sito o portale, ma anche per porre in evidenza alcuni contenuti specifici. «Un servizio molto richiesto è l’intercettazione di determinate parole con la tecnica normalmente usata per gli Adsense – racconta Carzaniga – cioè per proporre link sponsorizzati: ma in questo caso, si offrono altri contenuti aderenti alle richieste dell’utente ma che senza il nostro aiuto la sua richiesta non reperirebbe».
Altra area d’intervento è il Software as a Service con hosting di GoogleApps, per migliorare la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra i dipendenti. «In Saas tutte le applicazioni sono gestite da Google – è la spiegazione – e i dipendenti pubblici accedono a dati e applicazioni con qualsiasi dispositivo e ambiente operativo, rendendo sempre disponibili le informazioni condivise». Tra le applicazioni innovative, il portale 2.0 del Comune di Firenze, con la ricerca di Google; il meshup di tecnologie dell’Università di Torino, dove con un solo clic si ricerca contemporaneamente sul documentale e sull’anagrafica, con risultati molto più aderenti alla richiesta; la Regione Veneto gestisce la connettività di molti comuni e comunità montane nelle quali la manutenzione dei dispositivi remoti è essenziale, in quanto sono ubicati in località disagiate. Inoltre con le Maps le informazioni vengono georeferenziate: eventi, manifestazioni, punti sul territorio, uffici, strade in evidenza e via dicendo.





