Pixel Toolbox – Ridisegnare l’interfaccia di Windows

Luglio 2006 Esistono molti programmi che permettono all’utente
di modificare icone e cursori, ma solitamente si dimostrano piuttosto rudimentali
e offrono una gamma assai limitata di funzioni.
Alcuni magari dispongono di funzioni particolari, come la capacità di
importare direttamente gli elementi grafici da elaborare da file di vario tipo,
ma alla fine offrono un sistema elementare di editing grafico che limita significativamente
la creatività dell’utente.

Pixel Toolbox è un prodotto integrato che permette di creare, modificare
e usare a pattern a 1 bit sfondi sovrapposti per lo schermo di Windows , le
icone e i puntatori del mouse, utilizzando un solo editor estremamente completo.
Scelto inizialmente il tipo di progetto da elaborare, si accede all’editor
grafico che offre una serie di strumenti di disegno standard a mano libera (usando
mouse o tavoletta grafica), più diverse altre funzioni sofisticate, con
un’interfaccia studiata appositamente per favorire il massimo della creatività.

Rappresenta infatti un piano di disegno virtuale, con tutto quel che serve
a portata di mouse e senza bisogno di utilizzare menu, barre di strumenti e
funzioni site in pannelli nascosti. L’interfaccia grafica è stata
ideata da un artista che da molti anni lavora nel campo della computer graphics.
Il pannello dell’interfaccia è di 800 x 600 punti; questa non può
essere ridimensionata in alcun modo e al suo interno si trovano diversi strumenti
per il disegno come matite, pennelli, gomme, airbush e clone brush, per copiare
le aree proprie dei programmi di fotoritocco.

Inoltre, sono presenti strumenti per disegnare poligonali, sagome e righe,
e perfino un sistema per tracciare gradienti “elastici” tutto da
provare, solitamente reperibile soltanto nei più sofisticati programmi
di fotoritocco.
Altri strumenti sono destinati alla miscelazione dei colori, al riempimento
e alla deformazione, all’inserimento di testo e alla gestione trasparente
e punti sensibili, ovvero per scegliere quelle aree che, una volta trasformata
l’immagine in icona, rappresenteranno poi le aree cliccabili.
I lavori sono registrabili in vari formati, tra i quali BMP, ICO, TIF, CUR,
JPEG e altri.

• Tanti strumenti a disposizione