Manufacturing / Per espandere le proprie potenzialità nella ricerca e sviluppo, Compel ha rinnovato le proprie workstation
I requisiti di sistema imposti dai più avanzati applicativi Cad e simulazione
hanno portato Compel (produttore di sistemi per interconnessione e cablaggi)
alla scelta strategica di rinnovare il proprio parco hardware dedicato alla
progettazione (basato su tecnologia Ibm) e ad adottare alcune workstation di
fascia alta. Con la collaborazione di Softech, la società ha analizzato
l’offerta sul mercato e introdotto 10 nuove workstation, con due macchine
equipaggiate con processori Intel a 64 bit.
«Per rispondere agli obiettivi di espansione del nostro mercato era
necessario supportare in modo adeguato le 21 persone che operano in ambito progettazione,
introducendo soluzioni software evolute e stazioni di lavoro in grado di garantire
la capacità di calcolo necessaria – spiega Enzo Mauri, responsabile
del sistema Cad di Compel -. L’offerta Fujitsu Siemens Computers ci
è sembrata interessante sia nelle versioni con processori a 32 bit, sia
nei modelli con Cpu Intel a 64, utilizzati per ridurre i tempi di elaborazione
nei software di analisi termica e di stress meccanico, oltre che nelle nuove
versioni del Cad Pro/Engineer di Ptc». In particolare, le workstation
Celsius M440 sono equipaggiate di 1 Gb di Ram e schede video NVidia. L’installazione
di 3,4 Gb di Ram su alcune macchine ha completato la personalizzazione.
Con la nuova piattaforma tecnologica, il dipartimento ricerca e sviluppo di
Compel ha potuto garantire un’elevata produttività, grazie al contenimento
dei tempi di elaborazione, vista l’accresciuta velocità operativa
anche per quanto riguarda l’utilizzo di software proprietario per la verifica
delle caratteristiche tecniche dei nuovi prodotti. Inoltre, non sono stati necessari
interventi di supporto tecnico, in seguito all’implementazione.
«Importante, infine, è anche il rapporto qualità/prezzo
e la capacità di dar seguito alle nostre necessità di potenza
per l’elaborazione dei documenti di progetto più complessi»,
conclude Mauri.





