Predisposto un piano di interventi per l’accesso ai finanziamenti per oltre 1,4 milioni piccole e medie aziende a prevalenza femminile e per le lavoratrici autonome.
Grazie al Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita
dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili, siglato tra Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia
e Alleanza
della Cooperative Italiane, è stato predisposto un piano di interventi a sostegno dell’accesso al credito di oltre 1.400.000
Pmi a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome. In particolare, verranno
attivati
specifici plafond bancari per nuovi
investimenti e
l’avvio di nuove attività che potranno
beneficiare della garanzia dello Stato.
Le banche che aderiranno al Protocollo indicheranno il plafond finanziario dedicato, che potrà essere
utilizzato per la
concessione di
finanziamenti
in relazione a specifiche linee di
intervento:
- “Investiamo nelle donne” – finanziamenti
finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali
o immateriali, per lo sviluppo
dell’attività di impresa ovvero della libera
professione;
- “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati
a
favorire
la costituzione di nuove imprese,
ovvero l’avvio della libera professione;
- “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati
a favorire la ripresa
delle Pmi delle
lavoratrici autonome che, per
effetto
della crisi,
attraversano
una momentanea situazione
di difficoltà.
Prevista anche la possibilità di sospensione del rimborso dei finanziamenti, per un periodo fino a 12
mesi, in casi di maternità
dell’imprenditrice
o della lavoratrice autonoma; grave
malattia, anche del convivente o dei figli anche adottivi;
malattia invalidante di
un genitore o di un parente o
affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.
Per i finanziamenti sono
previste condizioni competitive rispetto alla normale
offerta
su operazioni simili e con lo stesso grado di rischio. Inoltre, beneficiando
della garanzia della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile,
il costo
del finanziamento potrebbe essere conseguentemente migliorato.