Lo sostiene la European competitive telecom association secondo la quale il dominio di Telecom frena il mercato
In Italia nella banda larga non c’è competizione, Telecom con il 72%, oltre a
dominare il mercato, rappresenta un freno all’innovazione. L’accusa arriva
dall’Ecta (European competitive telecommunication association)
secondo la quale la penetrazione della banda larga in Italia è del 12,7% cotro
la media del 14,1% dei 25 Paesi Ue.
Una delle ragioni del
ritardo italiano è, secondo l’Ecta, dovuta proprio allo strapotere di Telecom
Italia che non ha rivali con le analoghe società del Vecchio Continente.
Mancando la concorrenza, manca anche
la capacità e la voglia di innovare. E’ l’opinione di Steen Clausen, managing
director di Ecta, secondo il quale “Non ci sono dubbi che la scarsa
penetrazione del broadband sia dovuta alle persistenti barriere alla
competitività create dall’incumbent. Non c’è pressione competitiva su Telecom
per aumentare la penetrazione o innovare. Creare un ambiente competitivo è
l’unica strada per migliorare la situazione”. L’associazione invoca quindi
un diverso quadro regolatorio che potrebbe aumentare di molto la presenza della
banda larga nella Penisola.
Una tesi sostenuta anche dai dati di uno studio di Spc
Network che stima venti milioni in più di abbonati in tutta Europa se venisse
sviluppato un ambiente competitivo. In Italia gli abbonati in più sarebbero
quattro milioni.





