Piquadro – Informazioni aggiornate e tempestive richiedono ampia integrazione

Paola Vivarelli, responsabile Edp

La spinta verso il mobile business in Piquadro arriva dalla direzione aziendale, interessata alle nuove tecnologie e in particolare al ritorno dell’investimento delle stesse. Negli ultimi anni, la società bolognese ha sposato diverse soluzioni mobili, «dagli smartphone al centralino VoIp che ci ha consentito, fra le altre cose, di trasformare Pda Wi-Fi in interni del centralino telefonico – ha commentato Paola Vivarelli, responsabile Edp –. Sugli stessi terminalini Wi-Fi con lettore laser di codici a barre abbiamo, poi, realizzato due applicazioni per la gestione di alcune fasi del processo logistico. Gli investimenti hanno riguardato anche il BlackBerry, per telefonia ed e-mail in modalità push». Quasi tutti i manager sono dotati di notebook ultra leggeri con scheda Wi-Fi e connect card Umts, per consentire un costante accesso ai dati tramite rete virtuale, mentre in ambito logistico solamente pochi addetti sono abilitati all’utilizzo del Wi-Fi.

Nei prossimi mesi, poi, la totalità degli agenti sarà avviata all’utilizzo di Pda e stampanti portatili per l’order entry. «Nel medio e lungo termine – ha proseguito -, intendiamo realizzare un progetto in ambito Rfid per la tracciabilità». A breve, invece, l’It ritiene interessante adottare un sistema su terminali Wi-Fi per gli inventari nelle boutique, integrato con il software Pos di gestione delle vendite al banco.

Perché, se negli ultimi anni, Piquadro ha realizzato progetti It piuttosto importanti (quali l’automatizzazione del magazzino, il cambio del sistema Erp e l’adozione di soluzioni di Business intelligence) limitando la percentuale di budget dedicata alle soluzioni di mobile business, il numero di lavoratori che operano in movimento sta crescendo, con un conseguente aumento dell’importanza del mobile, riconosciuto come opportunità di risparmio. «Si pensi, ad esempio – ha indicato Vivarelli – a quello derivante dall’utilizzo di Skype su Pda Wi-Fi, per le comunicazioni fra i manager spesso in trasferta nei paesi asiatici e la sede, o al vantaggio competitivo che ne può trarre la forza commerciale. Perché il miglioramento del processo di vendita o la possibilità di pilotare e supportare la tracciabilità del prodotto rappresentano aspetti importanti, così come la rivisitazione dei concetti di ufficio e di orario di lavoro».

E se, per il momento, Piquadro non ha riscontrato particolari problematiche nell’utilizzo di questi sistemi (l’applicazione per la sales force automation si è dimostrata la più costosa), la scelta dei device in ambito telefonia e fruizione della posta elettronica è stata fatta dopo aver provato le soluzione di molti fornitori, così come avvenuto per le soluzioni software di realtime e-mail. «In quest’ambito – ha puntualizzato l’Edp manager -, l’azienda non ha avuto grande supporto da parte dei fornitori e ha eseguito molteplici test dispendiosi in termini economici e di tempo. Per il progetto di sales force automation, invece, ci siamo affidati a un’azienda che da anni ci supporta per l’informatizzazione dei punti vendita. Tutte le soluzioni, comunque, prevedono un’integrazione, più o meno spinta, con altre applicazioni al fine di poter contare su informazioni aggiornate e tempestive; da Exchange server per quanto riguarda Pda e BlackBerry, al gestionale aziendale Navision per l’order entry su palmare, al software di magazzino automatico per quel che riguarda i terminali utilizzati dalla logistica». Stessa attenzione per le policy standard di sicurezza, di cui tutti i dipendenti sono a conoscenza.

L’azienda

Piquadro è dal 1998 un marchio di design nel mondo della pelletteria. L’ampia gamma di prodotti, che spazia dalle borse professionali uomo e donna alla valigeria, fino ad agende, portablocchi e accessori, è distribuita in oltre 50 paesi nel mondo. Il fatturato consolidato a marzo 2007 è stato pari a 35,7 milioni di euro con una crescita del 43% rispetto ai dodici mesi precedenti. Gli acquisti delle materie prime a maggior valore aggiunto, sia estetico, sia tecnico, sono effettuati prevalentemente sul mercato italiano, mentre la produzione è interamente delocalizzata in Cina.

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