Photobie – Ritoccare facilmente le foto digitali

Aprile 2006 Esistono tanti programmi per la grafica e il fotoritocco,
ma Photobie appare originale per vari aspetti. Innanzitutto è molto compatto
e veloce, essendo stato sviluppato con la tecnologia Microsoft .NET. Infatti,
occorre avere installato il relativo runtime per poterlo utilizzare: per prelevarlo,
eventualmente, si può usare il servizio Windows Update, oppure andare a questo indirizzo.

In secondo luogo, Photobie gestisce tutte le operazioni sulle immagini con
la tecnologia dei livelli sovrapposti (layer in inglese) il che, se all’inizio
può apparire più complesso rispetto a un programma tradizionale,
una volta presa confidenza permette di lavorare in modo molto più flessibile,
sofisticato e veloce.

Infine, Photobie prevede uno dei sistemi di cattura dello schermo di Windows
più sofisticati, che permette di “scattare delle istantanee”
a qualunque porzione del desktop e degli applicativi di Windows in funzione,
e di salvarli su disco come file grafici. È possibile definire varie
scorciatoie di tastiera per effettuare la cattura, stabilire le dimensioni o
la centratura, e perfino catturare porzioni non rettangolari dello schermo,
che naturalmente possono poi essere riutilizzate nel programma.

Photobie permette di caricare file JPEG, TIFF, ICO, BMP, PNG e POB (proprietario)
e salvarli negli stessi formati, con un controllo sui parametri. Permette anche
di lavorare su icone trasparenti in formato 64×64, 32×32 e 16×16, quindi, è
anche un eccellente editor di icone per ambienti Windows 2000 e XP (che supportano,
appunto, le icone trasparenti).

Nonostante la compattezza, occupa circa 2 MB di spazio, offre tutte le funzioni
standard di modifica delle immagini, permettendo di modificarne la dimensione,
l’orientamento, i colori, la saturazione, la luminosità, il tono
(caldo e freddo) e il canale alpha. Inoltre, offre una buona serie di filtri
per il perfezionamento e la modifica creativa delle immagini, come per esempio
la conversione in scala di grigi, l’effetto moirè, l’aumento
e la riduzione della nitidezza, e altri ben noti a chi lavora con programmi
di fotoritocco ben più sofisticati e costosi.

• Fotoritocco su layer