econdo quanto riportato dal Financial Times, Perplexity AI – la startup californiana che sta rivoluzionando il concetto di motore di ricerca grazie all’intelligenza artificiale – ha raggiunto una valutazione di 18 miliardi di dollari, a soli due mesi dall’ultimo round di finanziamento chiuso a 14 miliardi. La crescita impressionante e l’interesse degli investitori confermano il ruolo sempre più centrale di Perplexity nella sfida ai giganti del settore.
Perplexity AI: una crescita senza precedenti
In soli 18 mesi, Perplexity ha raccolto cinque nuovi investimenti, passando da una valutazione di circa 500 milioni di dollari all’inizio del 2024 ai 14 miliardi di maggio, fino agli attuali 18 miliardi.
Nonostante iniziali resistenze sul prezzo richiesto, nuovi investitori hanno deciso di aderire successivamente, accettando la valutazione record.
Fondata nel 2022 a San Francisco, Perplexity AI si propone come alternativa a Google nella ricerca web, grazie a una piattaforma che integra motore di ricerca e intelligenza artificiale generativa.
Nuove funzionalità: browser e agenti AI
Di recente, Perplexity ha lanciato Comet, un browser AI dedicato agli abbonati premium.
Comet può agire come un vero e proprio agente digitale: risponde a comandi vocali e testuali, può fare acquisti, riassumere feed social, inviare email e automatizzare attività quotidiane per conto dell’utente.
Secondo il CEO Aravind Srinivas, l’obiettivo è sviluppare un’esperienza in cui browser e agenti AI siano in grado non solo di eseguire azioni, ma anche di raccogliere il contesto necessario per fornire risposte precise e personalizzate.
Tra gli investitori spiccano nomi come Nvidia, SoftBank Vision Fund 2, NEA, IVP, Jeff Bezos (fondatore di Amazon) e Yann LeCun di Meta.
Competizione e prospettive
Pur crescendo rapidamente, Perplexity è ancora distante dai numeri di Google, che vanta miliardi di utenti. Oltre a Google, la startup affronta la concorrenza di altri player dell’intelligenza artificiale come OpenAI e Anthropic.
Secondo quanto riportato da Financial Times, diverse big tech stiano cercando di assicurarsi quote nei più promettenti player AI: Meta ha investito 15 miliardi di dollari in Scale AI, Google ha concluso un accordo da 2,4 miliardi per assumere i leader della startup Windsurf.
Perplexity punta a distinguersi anche sul fronte della monetizzazione: la maggior parte dei ricavi arriva da abbonati che pagano tra 20 e 200 dollari al mese, ma la società è stata tra le prime a esplorare anche pubblicità ed e-commerce, anticipando una tendenza poi adottata anche da Google e OpenAI.
IPO, acquisizioni e il futuro della ricerca
Nonostante frequenti indiscrezioni su possibili acquisizioni da parte dei colossi tech (Apple, Meta), il CEO Srinivas ribadisce la volontà di quotare Perplexity in Borsa (IPO), mantenendo l’indipendenza e continuando ad innovare nel settore della ricerca.
L’ambizione dichiarata è quella di ridefinire l’esperienza utente, offrendo risposte più pertinenti, rapide e personalizzate, in un mercato che si fa sempre più competitivo grazie all’AI.
La rapida ascesa di Perplexity AI – come sottolineato dal Financial Times – rappresenta una delle storie più rilevanti del panorama tech mondiale. La startup californiana si posiziona come protagonista nell’evoluzione della ricerca online, proponendo modelli di interazione e business che potrebbero segnare una svolta per il settore.






