Otto GPS sul banco di prova

La nuova generazione di navigatori propone uno schermo di grandi dimensioni e talvolta funzioni multimediali. Si evolve il servizio informativo sul traffico con focus regionale.

Dicembre 2007 I navigatori portatili (Personal Navigation Device)
in commercio sono oltre il centinaio e siamo ormai arrivati alla terza generazione
contraddistinta da schermi di grandi dimensioni (4,3”) e dall’abbinamento
di funzioni multiple nello stesso dispositivo: navigazione, viva voce con gestione
della rubrica e degli SMS (per quei telefoni che lo consentono), riproduzione
di brani musicali, visualizzazione di fotografie, ricezione delle informazioni
sul traffico. La prima generazione, basata sui cosiddetti computer palmari o
PDA è ormai in fase di rapida diminuzione e pesa per circa un decimo
del mercato complessivo. I loro limiti sono la lentezza, uno schermo troppo
piccolo e spesso l’imprecisione nel determinare la posizione effettiva.
La seconda generazione, che ha regnato negli ultimi due anni ha segnato il trionfo
del dispositivo dedicato in alternativa al PDA e ha visto come protagonista
TomTom con i suoi vari modelli più o meno compatti. Il navigatore dedicato
offriva uno schermo abbastanza ampio che poteva essere utilizzato con le dita
senza dover ricorrere a uno stilo e una velocità operativa sufficiente
per soddisfare la maggior parte delle esigenze di guida.

Oggi, con la disponibilità a buon mercato di schermi più ampi
possiamo migliorare la visione della mappa includendo gli isolati limitrofi
e visualizzando informazioni più ricche e più chiare sui punti
d’interesse. Il prossimo gradino sarà la visualizzazione tridimensionale
dei punti d’interesse principali in modo da poter riconoscere a colpo
d’occhio un edificio famoso oppure un monumento. L’evoluzione del
formato ha portato anche in molti casi a una rifinitura del software di navigazione,
in particolare per la parte grafica, e all’aggiunta di nuove funzioni
come ad esempio il collegato radio FM del nuovo TomTom Go 720 con l’autoradio
per far sentire le indicazioni di guida direttamente sull’impianto stereo
del veicolo.

Da segnalare anche la maggiore enfasi sulla completezza e sull’aggiornamento
delle mappe che rimangono tuttora il vero punto debole di questo genere di dispositivi.

In Italia mediamente vengono cambiate oltre ventimila strade l’anno e
queste mutazioni arrivano nei navigatori con almeno un anno di ritardo. TomTom
ha ideato un sistema che permette lo scambio reciproco d’informazioni
tra gli automobilisti, che possono annotare sul proproprio navigatore le varianti
e trasmetterle via cellulare a un deposito centralizzato dove, a seguito della
verifica da parte della casa, possono essere messe a disposizione anche di altri.
Infine la funzione TMC (Traffic Message Channel) per la ricezione automatica
delle informazioni sul traffico mostra ancora inefficienza nella maggior parte
dei casi. Le segnalazioni sono spesso scarne e talvolta superate.

Evoluzione delle informazioni sul traffico
Il TMC (Traffic Message Channel) è un servizio d’informazioni sul
traffico disponibile mediante segnale radio FM. Si tratta di una tecnologia
pan-europea, in costante evoluzione da diversi anni, che consente la diffusione
in tempo reale d’informazioni su code, incidenti e cantieri. Le informazioni
provengono da più fonti e vengono convogliate tutte insieme su questo
singolo canale per coprire simultaneamente il Nord Italia e le zone intorno
a Roma e Napoli. All’estero si tratta d’informazioni a pagamento
che vengono rilasciate all’automobilista previo l’acquisto di un
abbonamento. In Italia sono sempre state gratuite, anche se questo ha determinato
una qualità del servizio oggettivamente bassa e soprattutto discontinua.
Le informazioni compaiono sull’autoradio sotto forma di testo, vengono
utilizzate nei vari notiziari, oppure arrivano direttamente su quei navigatori
che sono predisposti per ricevere i segnali TMC mediante apposita antenna esterna
oppure integrata. Il navigatore tiene conto delle segnalazioni ricevute via
TMC e propone, dovee possibile, percorsi alternativi al fine di evitare l’ostacolo
e far risparmiare tempo. I messaggi specificano la natura dell’evento
e la sua localizzazione, il nome e la direzione dell’arteria stradale
interessata.

Il fatto che il flusso di dati contenga indistantamente informazioni che possono
provenire da tutta Italia costituisce un elemento di disturbo. Potremmo sapere
di un ingorgo in prossimità di Padova mentre stiamo viaggiando sulla
tangenziale di Milano. Per rendere più selettiva e precisa la fornitura
d’informazioni, da qualche mese il TMC base è stato affiancato
da un nuovo servizio evoluto che usa una tecnologia analoga, ma trasmette informazioni
cifrate a pagamento specifiche di una particolare zona. Il servizio viene fornito
da Infoblu, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, ed RTL
102.5 che ofrre la propria infrastruttura tecnologica trasmissiva. I dati provengono
da sensori distribuiti lungo la rete autostradale italiana con oltre 1.800 telecamere,
oltre 400 varchi telepass e oltre 500 sensori di traffico (spire e boe). Sulla
base di tali informazioni vengono calcolati i tempi di percorrenza in tempo
reale e forniti allarmi ai centri di controllo del traffico che monitorano la
viabilità e gestiscono le emergenze. I dati sono inoltre arricchiti attraverso
gli scambi con altre società e con più di 300.000 veicoli in grado
di trasmettere la propria posizione e velocità.
Il nuovo servizio copre la quasi totalità del territorio nazionale e
viene offerto a fronte di un pagamento vitalizio sostenuto alla fonte dal produttore
del navigatore e ceduto all’automobilista come parte del prezzo di vendita
dell’apparecchio.

Le informazioni vengono verificate 24 ore al giorno, sette giorni su sette
dagli operatori in servizio nei centri di controllo del traffico di Autostrade
Spa. I tecnici dispongono di una serie di ricevitori per confrontare il segnale
e le informazioni TMC, accertando la correttezza dei dati trasmessi.
A tutt’oggi non esistono ancora società in grado di raccogliere
dati a livello europeo, né reti FM altrettanto estese. Esistono tuttavia
accordi per superare i confini e offrire, agli utenti dotati di navigatori,
servizi di infomobilità qualitativamente omogenei. Infoblu, ad esempio,
ha siglato alcuni mesi fa un accordo con T-Traffic, azienda che fornisce
informazioni sul traffico in Germania.

Le nuove informazioni TMC avanzate sono per ora consultabili solo con alcuni
dispositivi di Mio Technology e su alcune vetture che BMW presenterà
nel corso del 2008. Nei prossimi mesi si aggiungeranno anche altri produttori
di navigatori. Per fruire del nuovo servizio dovrebbe essere sufficiente cambiare
il ricevitore TMC esterno oppure aggiornare il software del PND nel caso di
ricevitore interno. L’elenco delle marche abilitate sarà pubblicato
sul sito www.rdstmc.it. Rimane comunque accessibile a titolo gratuito il servizio
TMC tradizionale con tutti i suoi limiti e imprecisioni.
Nella seguente prova abbiamo collaudato la qualità di ricezione delle
informazioni TMC sui vari navigatori e Mio Technology ha mantenuto una posizione
di netto vantaggio.

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