Osservatorio Actebis: cresce la paura verso la Gdo

L’indagine del distributore mette in evidenza la perdita di fiducia da parte dei rivenditori

9 luglio 2004 Il cliente finale è sempre più
esigente. E’ attento al servizio ma soprattutto al prezzo, unica
discriminante per l’acquisto
. E’ il dato più rilevante che emerge dalle interviste che Actebis ha fatto a 338 dealer (loro clienti) che partecipano all’osservatorio sul B2b arrivato alla sua seconda edizione. Il campione è formato da dealer tradizionali o office supplier (51% e 18%), i Var raggiungono il 20%, mentre i corporate dealer e gli assembler hanno una presenza decisamente ridotta (5% e 4%). Pur rappresentando il 20% del fatturato di Actebis, Gdo e Gds non sono state prese in considerazione.


Le piccole e medie imprese sono il target principale del campione, che fra la
sua clientela ha anche utenti domestici e studi professionali. Il rivenditore
tipo è di fascia medio bassa, con una vendita di prodotti limitata in massima
parte a pc e notebook e per alcuni settori anche monitor. Per questo
tipo di dealer il nemico è la Gdo
con i suoi prezzi imbattibili. Nella sfida fra le due parti il
rivenditore si sente più forte nell’assistenza, ma questo non è abbastanza. La
perdita di fiducia nei propri confronti è palpabile: per il dealer la guerra è
persa in partenza. Nel rapporto con i distributori gli intervistati si affidano
a un numero ristretto di fornitori (in media 2), diminuiscono quelli che si
rivolgono a più di quattro, anche perché i distributori sono sempre meno e le
offerte molto simili fra loro. Non si tratta di fidelizzazione

, ma mancanza di
alternative reali. Le richieste nei confronti del distributore rimangono immutate rispetto
all’anno scorso: prezzo contenuto e ampia disponibilità di prodotti,
insieme a puntualità nella consegna. Il resto non sembra così
necessario.



Nonostante le molte innovazioni il
telefono rimane complessivamente il mezzo più utilizzato per
comunicare
, anche
se gli ordini in molti preferiscono farli via Web. Fra i vari tipi di reseller
si osservano comunque molte differenze: il telefono viene preferito dal 41%
degli office supplier contro il 21% dei corporate dealer, che utilizzano al 72%
la mail (la percentuale per i traditional dealer scende al 32%, per gli office
supplier al 34%). Il web per il momento è apprezzato per la disponibilità
costante e continua di informazioni. L’aggiornamento sui distributori avviene in
massima parte via Internet, navigando sui siti, attività che occupa più
di tre ore
nella giornata del rivenditore. Il 55% degli intervistati si
informa sulle riviste specializzate, con corporate dealer e Var che si
dimostrano essere i più assidui lettori: rispettivamente il 72 e il 61% di loro
si informano sulla carta stampata almeno due volte la settimana. La stessa
abitudine anche per il 56% dei dealer tradizionali.

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