Paiono infondate le voci che davano il sistema operativo in phase out. La società ha fatto sapere di voler continuare a commercializzarlo e a supportarlo.
13 dicembre 2002 E’ una forte rassicurazione
quella che Ibm si sente in dovere di dare ai propri clienti. E
dunque, malgrado le voci che si sono susseguite nei giorni scorsi su alcuni siti
americani, la società ribadisce con fermezza il proprio impegno sul fronte
Os/2. Il prodotto non è in phase out, anzi,
Ibm continuerà a commercializzarlo e a supportarlo.
Probabilmente il
rincorrersi delle voci è dovuto a un equivoco sorto nella giornata di martedì,
quando è stato pubblicato un elenco di 300 prodotti sviluppati per
Os/2, che Ibm non commercializzerà più direttamente a partire dal
prossimo mese di marzo.
Per di più la società sta gradualmente smettendo la
vendita di Os/2 pacchettizzato, consentendo ai suoi clienti di
ordinarlo online, avendo a questo punto l’opzione di scaricarlo o richiedere
l’invio di un CdRom al loro indirizzo.
Tutto questo però non significa,
tengono a precisare ad Armonk, che la società abbia intenzione di cessare
il proprio impegno su un sistema operativo che ha ormai 15
anni, visto che fu lanciato nel 1987, e che per qualche anno ebbe
l’ambizione di fare concorrenza a Windows. Ambizione legittima, secondo molti,
data la superiorità tecnica del prodotto, ma destinata a fallire forse per
mancanza di applicazioni e di marketing adeguato.





