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Ogni azienda oggi è portatrice di tecnologia

Bask Iyer è il Chief Information Officer di VMware e di Dell Technologies. Ossia è il responsabile della tecnologia di due aziende, intimamente connesse, che hanno il compito di portare la tecnologia a tutte le altre aziende.

Un rappresentante tecnologico al quadrato, verrebbe da dire, che è convinto che oggi ogni azienda, dal settore sanitario al retail, sia un’azienda di tecnologia.

L’IT, per Iyer, oggi non è solo responsabile di far funzionare i motori, ma anche di integrare le nuove tecnologie, come gli analytics, in ogni settore aziendale.

La digital transformation oggi sta cambiando ogni aspetto dell’impresa, ma non è stato sempre così.

Bask Iyer, Cio di VMware e di Dell Technologies

L’IT vent’anni fa

Quest’anno, ricorda Iyer, VMware celebra il suo 20° anniversario. Nel 1998 Apple riponeva tutte le speranze in un rilancio sull’iMac all-in-one. Amazon aveva annunciato che avrebbe esteso il proprio business oltre i libri. Il primo Google Doodle apparve sul loro sito web. Fu lanciato Windows 98.

Nello stesso periodo, un professore della Stanford University, Mendel Rosenblum e i suoi studenti lavoravano in laboratorio ed ebbero un’epifania: la virtualizzazione, un concetto scoperto negli anni 50, poteva essere utilizzata per l’esecuzione reale e non solo per la simulazione.

Rosenblum, insieme a Diane Greene, Edouard Bugnion, Scott Devine e Edward Wang, fondarono VMware Inc. e lanciarono la VMware Workstation un anno dopo, portando la tecnologia di virtualizzazione sul desktop Linux e creando un settore completamente nuovo.

Nel 1998, dice Iyer, quando Mendel e i suoi studenti erano pronti a rivoluzionare un settore, l’IT consisteva principalmente nell’automazione di back-office come i sistemi ERP, l’automazione della supply chain e l’aggiornamento a Windows 95. Le aziende spendevano circa 300 miliardi di dollari per realizzare computer e applicazioni conformi al Millennium bug, cercando di evitare ciò che molti temevano sarebbe stato il caos diffuso con banche, governo e servizi pubblici. La collaborazione abilitata dall’IT con il mondo esterno era inesistente; la posta elettronica era in gran parte interna. Tutto veniva esternalizzato.

L’IT adesso

Non solo siamo sopravvissuti al Millennium bug, osserva Iyer, ma negli ultimi vent’anni l’innovazione tecnologica non ha avuto precedenti nella storia, in gran parte per via di reti distribuite, migliore potenza di calcolo e progressi nelle infrastrutture IT.

Al contempo, l’IT, come funzione aziendale, ha dovuto sostenere gran parte del lavoro necessario per gestire la rapida assimilazione di questa tecnologia all’interno dell’azienda, bilanciando il rischio, la formazione, la gestione del cambiamento e gli investimenti. Tuttavia, con le innovazioni in intelligenza artificiale, machine learning, IoT e blockchain che stanno solo allargando il gap, stiamo cercando di rimanere al passo. Per Iyer solo sei mesi fa, l’IoT era la novità del momento; oggi tocca all’IA. Tra pochi mesi, il machine learning sostituirà l’intelligenza artificiale. Mentre la tecnologia sta avanzando a ritmi esponenziali, la creatività e l’intrapreneurship necessarie per identificare soluzioni che utilizzano la tecnologia non stanno rimanendo al passo. In altre parole, è una soluzione alla ricerca di un problema.

Leadership tecnologica, leadership aziendale

Oggi i quattro superpoteri del mobile, cloud, IoT e IA hanno trasformato ogni azienda in un’azienda tecnologica. Le relazioni annuali delle aziende vengono lette come un rapporto IT annuale. Il sistema di condizionamento di un grande impianto di produzione oggi è un sistema di gestione degli edifici basato su sensori. Tutto nella finanza è cambiato a causa della tecnologia. Il tradizionale modello di vendita al dettaglio è stato stravolto e vedremo ancora più cambiamenti con AR (realtà aumentata), NFC (Near field communication) e Bitcoin che modificano i comportamenti di acquisto.

In effetti, la tecnologia sta crescendo più velocemente della nostra capacità di sfruttarla. Per quanto riguarda i consumatori, i dispositivi mobili, l’IoT, gli assistenti digitali domestici e la possibilità di trasformare una casa in una smart home per meno di 1.000 dollari hanno alzato la posta in gioco per l’IT.

Mentre è un dato di fatto che l’Enterprise IT sia rimasta indietro rispetto alla tecnologia consumer, esistono opportunità senza precedenti per coloro che hanno il desiderio e la passione per correre rischi, accelerando a velocità di curvatura e spingendosi al limite dell’innovazione con i propri team.

Pertanto il responsabile IT aziendale, come Iyer, si trova nella posizione migliore in questo momento per prendere le redini come leader della trasformazione in ottica digital first.

Nel nuovo mondo, non è solo l’IT che deve essere agile, ma anche le risorse umane, il marketing e il servizio clienti. Man mano che le persone e i processi evolvono, molti avranno bisogno delle soft skill di collaborazione con tutto il business, prendendosi il tempo per capire il cliente e diventare agenti del cambiamento.

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