Offshore: prossima fermata Tlc

Secondo Deloitte Reasearch tocca oggi alle telecomunicazioni fare ricorso all’outsourcing offshore, con indubbi vantaggi in termini di costi.

29 marzo 2004 In base ai risultati di un’analisi appena conclusa da
parte di Deloitte Research, il prossimo settore destinato a
fare massiccio ricorso all’offshore, beneficiando dei vantaggi connessi in
termini di risparmio dei costi e di qualità del servizio sarà quello delle
telecomunicazioni.
Deloitte ritiene che gli operatori
globali finiranno per esternalizzare il 5% della forza lavoro
attualmente occupata dal comparto

: il che significa che da qui al 2008 275.000 dei 5,5 milioni di posti di lavoro verranno indirizzati offshore.
Tutto questo, unito ai miglioramenti e negli avanzamenti tecnologici previsti per i call center, si tradurrà in un risparmio dell’ordine dei 14 miliardi di dollari all’anno, con il massimo vantaggio previsto per i cosiddetti early adopter, per i quali Deloitte parla di risparmi tra il 20 e il 30%.
Call center, servizi finanziari e fatturazione dovrebbero essere gli ambiti maggiormente desinati al cambiamento, mentre i Paesi destinati a ospitare questi servizi dovrebbero essere l’India, l’Argentina e l’Estonia.
Consapevole di una serie di difficoltà di
tipo pratico, oltre che tecnico, che vanno dalle barriere linguistiche al
rischio di perdita di controllo sulle attività, Deloitte raccomanda comunque
estrema gradualità e la massima attenzione nella scelta del partner nel paese
ospite.

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