Servizi / L’identificazione in radiofrequenza adattata a una realtà che movimenta circa 11.000 articoli diversi
L’Officina Amati Carlo & C. è una realtà di Nettuno (Roma), che opera nel settore della manutenzione programmata e di quella su guasto. Sessanta addetti, 15.000 mq. coperti e 700 mq. di magazzino, nel quale sono movimentati circa 11.000 articoli, sono alcuni dati che evidenziano la capacità di questa realtà. L’officina, in particolare, gestisce un magazzino in grado di garantire sia le attività interne sia la disponibilità di parti e/o veicoli complessivi nella sede fissa del cliente (impianto) o occasionale (strada o altro ricovero momentaneo). Proprio la complessità della gestione del magazzino ha indotto Officina Amati a imboccare la strada dell’Rfid per controllare il carico e lo scarico dei prodotti. «Prima – esordisce Alessia Amati, responsabile amministrativo della società – il magazzino era solo cartaceo e la tecnologia Rfid, propostaci dal nostro consulente informatico, ci è sembrata una soluzione ideale e all’avanguardia».
L’integrazione con l’Erp
Il progetto, avviato nel giugno del 2005, si fonda sull’applicativo Gem di Seret per la gestione dei flussi di richiesta di materiali e di quelli relativi alla movimentazione dei materiali stessi. Al fine di avere un riscontro anche contabile, ogni movimento di magazzino viene classificato con una determinata causale, compatibile con il sistema di contabilità in uso presso l’officina (PowerTerm di Ericom). Il progetto si basa sul concetto di scaffale, al quale associa logicamente un determinato prodotto. Ogni scaffale è, infatti, suddiviso in sezioni contenenti una sola tipologia di prodotto, ad esempio, “Adattatore Tachigraf” di Iveco, “Bobina” di Voith e “Cuscinetto” di Zf.
Su ogni sezione dello scaffale è apposto un tag che, quindi, identifica univocamente i prodotti contenuti al suo interno (della stessa famiglia, marca e descrizione). La lettura del tag consente di risalire a tutte le informazioni legate al prodotto, quali marca e codice a barre associato, descrizione, fornitore, scorta minima, posizione in magazzino, giacenza attuale, prezzo di acquisto e sconto.
Il sistema prevede l’utilizzo di 4 controller portatili Id Isc.Prh100 di Feig Electronic, distribuito in Italia da Softwork, uno per ciascun operatore del magazzino. La rilevazione dei tag apposti sugli scaffali consente anche di prendere in carico automaticamente le richieste di materiale redatte dai meccanici, esportarli verso altri sistemi e, soprattutto, gestire la sottoscorta minima dei prodotti. «La società – precisa Amati – ha un sistema di gestione “su commessa”, nel senso che opera come officina di riparazione e non effettua vendita di pezzi di ricambio. Nel momento in cui il veicolo viene riparato, quindi, automaticamente vengono imputati in fattura tutti i materiali e i pezzi sostituiti. Per completare la fattura è sufficiente calcolare il solo costo della manodopera». I magazzinieri possono decidere di effettuare le operazioni di carico e scarico leggendo i tag applicati sugli scaffali con il palmare dotato di lettore Rfid, oppure acquisendo direttamente dalla postazione desktop il barcode del prodotto apposto sul contenitore.
Fatture più “agili”
Ogni movimentazione effettuata viene subito registrata nel sistema, consentendo l’aggiornamento istantaneo del conteggio delle giacenze: in questo modo il magazziniere può conoscere in qualsiasi momento la disponibilità reale dei prodotti presenti in magazzino. Le operazioni di carico e scarico, inoltre, contengono dati utili alla contabilità quali, ad esempio, il codice commessa, il numero della bolla e il fornitore. Tutte le informazioni di movimentazione vengono rese disponibili all’applicativo di contabilità attraverso opportune procedure batch giornaliere.
«Abbiamo apprezzato soprattutto la distanza di lettura e scrittura dei tag – conclude Amati -, in grado di supportare la funzione di anticollisione che, nel nostro caso, è risultata particolarmente vantaggiosa per la rilevazione simultanea di più tag». Attivato nel giugno del 2005, il progetto si è concluso a fine anno, con il primo inventario ottenuto con il nuovo sistema nel gennaio del 2006. Una ventina sono le persone coinvolte nell’iniziativa: 4 magazzinieri, 4 addetti all’inventario più il personale dell’amministrazione.





