Nuovi standard per la mobilità presentati da Ibm

La numero uno mondiale ha sottoposto all’Oasis il protocollo Wsrp (Web service remote portal), che definisce le modalità di connessione tra apparati mobili senza-filo e i cosiddetti “portlet”.

Presto anche le infrastrutture mobili potrebbero giovarsi di uno specifico set normativo per l’erogazione di servizi basati su Web. Ibm ha sottoposto all’attenzione dell’Organizzazione per l’avanzamento degli standard per l’informazione strutturata (Oasis), una nuova proposta di protocollo chiamato Wsrp (Web service remote portal).

Le specifiche definiscono le modalità di connessione tra apparati mobili senza-filo e i cosiddetti “portlet”. Il portlet non è altro che una applicazione lanciata a partire da un portal server, spiega Rod Smith, vice presidente per le Internet Emerging Technologies di Ibm. «Wsrp è dunque una rappresentazione di come presentare correttamente le informazioni su un qualsiasi dispositivo palmare», ha specificato Smith. Quando un dispositivo di questo tipo accede al server su cui gira l’applicazione di portale, Wsrp comunica al server le informazioni fondamentali sull’area di visualizzazione effettiva e altri dati di servizio.

Il portlet aggrega tutte queste informazioni mentre sta elaborando le pagine e ne genera il contenuto Xml. In questo senso Wsrp si colloca in cima agli strati corrispondenti a Soap (Simple object access protocol) e a Wsdl (Web service description language). Il nuovo protocollo è quindi orientato a rendere ancora più accessibili e interoperabili i servizi erogati attraverso Internet, qualunque sia la natura del client utilizzato. La ratifica da parte di Oasis ne incoraggerebbe l’adesione da parte delle aziende già coinvolte nel nascente mercato dei Web services.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome