Nuove comunità musicali crescono grazie al Web

Internet e i servizi online stanno cambiando il modo di ascoltare le canzoni: si conoscono nuovi brani, si condividono i gusti e si stringono amicizie. Con l’incognita delle major e delle leggi per la protezione dei diritti d’autore.

agosto 2007 Dopo che la rivoluzione MP3 ha reso Internet una delle
principali sorgenti di brani musicali, ora il rapporto tra musica e Internet
sta vivendo un nuovo capitolo. Non ci si limita più a scaricare brani
dai vari siti di musica online, primo tra tutti iTunes, riempiendo con migliaia
di brani ben organizzati in playlist il proprio computer ed il lettore MP3.
Ora si usa Internet per condividere i propri gusti musicali con persone di tutto
il mondo e ricevere consigli che possono far scoprire musica di proprio gradimento.

La nuova moda si chiama “Social Music”, e si sta diffondendo con
diversi canali: si va dalla semplice scritta che mostra a tutti i nostri contatti
di messaggeria istantanea quale brano stiamo ascoltando sul PC, ai PlugIn che
si integrano nel player audio e osservando i nostri gusti musicali ci presentano
“amici” con cui condividere in tempo reale ascolti e playlist, ai
siti web in cui creare gruppi di persone unite dalle stesse passioni musicali,
ai siti con radio web dotate di intelligenza artificiale che analizzano musicalmente
i nostri brani preferiti e ci fanno ascoltare nuovi brani che potrebbero piacerci.

Dunque un panorama estremamente variegato, ma legato da due fili conduttori.
Il primo è aprire i nostri orizzonti musicali e farci conoscere tanta
nuova musica di cui altrimenti avremmo ignorato l’esistenza, musica che
viene proposta seguendo i nostri gusti e non casualmente. Il secondo è
farci conoscere persone che condividono i nostri gusti musicali, e possono dunque
diventare ottimi interlocutori per discutere di musica, o addirittura nuovi
amici.

Non è certo la prima volta che le case discografiche e le società
di protezione dei diritti di autori ed editori, come l’italiana SIAE e
la statunitense RIAA, scendono pesantemente in campo con azioni legali contro
chi diffonde musica senza pagare i relativi diritti.

Ma se infatti è giusto proteggere i diritti degli artisti e di chi li
produce lottando contro la pirateria musicale via Internet, non sembra altrettanto
giustificato attaccare realtà che, facendo conoscere nuova musica ai
partecipanti, inevitabilmente aumentano anche le vendite legali di brani musicali
sia via Web sia nei negozi tradizionali. Facciamo un esempio concreto: a un
appassionato di Genesis e Pink Floyd, celebri gruppi del progressive rock inglese,
tramite un servizio di social music vengono proposti per l’ascolto brani
di altri gruppi che non conosceva, per esempio i King Crimson o i Kansas, che
incontrano i suoi gusti. Ma vediamo quali sono i servizi più utilizzati.

Quali sono i servizi di Social Music
1. Last.fm. Fondata a Londra nel 2002, e di recente presente
con la versione italiana, è uno dei primi esempi di Social Music: inviando
automaticamente dati sui brani che ascoltiamo sul PC o carichiamo sul lettore
MP3 viene definito il nostro profilo musicale, dal quale partono diverse possibilità.
La prima è l’ascolto di radio web personalizzate secondo i nostri
gusti, che però usano sistemi statistici e non l’avanzata analisi
musicale di Pandora. La seconda è rappresentata dai consigli su nuovi
ascolti da parte di Last.fm, la terza è la condivisione del profilo musicale
con altri utenti. Quest’ultima possibilità consente di ricevere
ulteriori consigli musicali, ma anche di partecipare alla community che è
tra le migliori nel campo, con liste di amici, “gustometro” per
misurare la “compatibilità musicale”, forum, scambio dati
su concerti dal vivo e nuovi album.

2. Pandora. Si distingue dagli altri servizi di social music
per il “Music Genome Project”, un sistema di classificazione che
in base a 400 caratteristiche musicali analizzate da musicisti collaboratori
del sito crea il “genoma musicale” di un brano, che viene poi utilizzato
per trovare i brani che più corrispondono ai nostri gusti. Con Pandora
basta indicare inizialmente un brano o un artista che preferiamo per creare
una radio web personalizzata che ci proporrà solo brani musicalmente
simili a quelli da noi indicati o allo stile dei relativi artisti. Recentemente
Pandora ha iniziato a ospitare Pod­cast di notevole interesse che spiegano
come funziona l’analisi musicale usata da Pandora, e costituiscono un
vero mini-corso di composizione musicale online.

3. FineTune. Tra i migliori servizi di Social Music, FineTune
fonde alcune caratteristiche di Pandora e di Last.fm: offre sia le radio web
con proposte musicali che seguono i gusti dell’utente, sia un’ampia
comunità di social networking. Non utilizza l’avanzato sistema
di analisi musicale di Pandora per suggerire brani simili ai nostri gusti, ma
a differenza di esso consente di scegliere personalmente dai brani suggeriti
quelli da inserire nelle proprie playlist: sino a 3 brani per artista con un
minimo di 45 brani, il minimo richiesto affinché il servizio non sia
considerato “ascolto on demand” e dunque soggetto a pagamento di
diritti d’autore elevatissimi.

4. iLike. Si installa in iTunes come “Sidebar”,
e per ogni brano che ascoltiamo con iTunes propone 9 brani musicalmente simili
scelti tramite algoritmi che migliorano l’efficienza con il tempo. Inoltre
mostra le playlist di altri utenti della community, “amici” o estranei
che condividono i nostri gusti, ed offre un’anteprima audio dei brani
proposti e di quelli presenti nelle playlist altrui. iLike si limita a proporli,
e dovremo poi acquistarli tramite iTunes Store (o scaricarli gratis nel caso
di artisti emergenti).

5. MyStrands. MyStrands è un servizio disponibile anche
in italiano che analizza cosa ascoltiamo con qualunque player audio e crea una
matrice di associazioni che viene usata per proporre altri brani da ascoltare.
Come iLike può creare playlist automatiche per iTunes associando brani
musicalmente simili. Avanzate le funzioni di “social listening”:
mostra sia cosa i nostri contatti stanno ascoltando in tempo reale, sia quali
utenti nel mondo stanno ascoltando il nostro stesso brano, con tanto di mappa.
Ma la funzione più interessante, assente nei rivali, è il modulo
per cellulari Symbian e smartphone/palmari Windows Mobile 5.0, che apre il mondo
della Social Music ai dispositivi mobili.

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