Se la convergenza è una chimera…
settembre 2008
«La convergenza è ancora da metabolizzare. Ma è indiscutibile
che oggi l’It non può esitere senza Tlc e che la
banda larga abilita l’It».
È questo l’assioma con cui Maurizio
Cuzari, amministratore delegato di Sirmi, introduce la
tavola rotonda dedicata alla sicurezza delle reti, esortando
le terze parti a seguire la strada di convergenza e collaborazione.
«Molti rivenditori non sono in grado di fare tutto –
dice Antonio Caporale di Asit, Vad di Torino focalizzato su
networking e sicurezza di rete – e necessitano di supporto,
che offriamo con i vendor. Forniamo anche aiuto nella partecipazione
alle gare, creando sinergie tra dealer».
Sinergie
esaltate anche da Stefano Gigli di Telecom Italia: «La convergenza
sta entrando nella cultura del canale e la complementarietà
delle competenze può agevolare il processo. La
nostra azienda è impegnata nello scouting per la creazione
di questo ecosistema».
«L’obiettivo delle
aziende non è la sicurezza, ma fare business
– incalza Marco Misitano di Cisco -.
La security abilita il business, ma spesso è
interpretata come complessità. Nasce la
necessità di fare collaborare diversi attori
e la regia l’assumiamo noi attraverso il
programma di canale».
Sicurezza della rete
orientata alle applicazioni è la parola chiave
di Citrix.
«E in questo il canale ideale,
oggi, è quello dei partner di networking –
spiega Marco Frigerio -, perché quelli It
sono troppo legati all’aspetto delle applicazioni.
Ma tutti possono crescere».





