In crescita tutte le unit operative. Bene l’area dei dispositivi convergenti.
Nokia chiude il secondo trimestre dell’esercizio in corso con un fatturato
di 12, 587 miliardi di euro, in crescita del 28% rispetto al pari periodo
dell’anno precedente. Alla composizione del fatturato concorrono i telefoni
cellulari, con una crescita dell’1% a a quasi 6 miliardi di euro, i prodotti
multimediali, per i quali la crescita è nell’ordinde del 42% a 2,68 miliardi, le
Enterprise Solutions, che registrano un +94% a 549 milioni e la consociata Nokia
Siemens Networks, non consolidata lo scorso anno, il cui fatturato è stato
nell’ordine dei 3,4 miliardi.
L’utile operative si
è attestato 2,35 miliardi di euro, in crescita del 57% rispetto al pari periodo
dell’anno precedente, con performance particolamente interessantia sia sull’area
multimedia sia sul fronte die teleoni cellulari.
In termini di volume, la società ha consegnato nel trimestre 100,8 milioni di unità, in crescita dell’11% su base sequenziale e del 29% su base annuale. Un incremento che si accompagna anche a una crescita del prezzo medio di vendita, passato da 89 a 90 euro.
Complessivamente, l’intero
comparto dei telefoni cellulari si è attestato sui 262 milioni di unità, in
crescita del 14% rispetto all’anno precedente.
I
dispositivi convergenti hanno raggiunto a livello mondiale i 27 milioni di
unità, laddove lo scorso anno il totale era fermo a 18,9 milioni. Da parte sua,
Nokia rivendita un totale di 13,9 milioni di pezzi venduti, in decisa crescita
rispetto ai 9 milioni del pari periodo del precedente esercizio.
Basandosi sui dati preliminari, la società rivendica una
market share nell’ordine del 38%, in crescita dunque rispetto al 34% dello
scorso anno.





