Il valore è nel servizio e non nel cablaggio o nei protocolli. Le "scato le" sono importanti ma bisogna parlare di soluzioni e soluzioni on demand. Newbridge si sta muovendo in questa direzione e lo sta facendo con la maggiore rapidit …
Il valore è nel servizio e non nel cablaggio o nei protocolli. Le "scato
le"
sono importanti ma bisogna parlare di soluzioni e soluzioni on demand.
Newbridge si sta muovendo in questa direzione e lo sta facendo con la
maggiore rapidità possibile. Così Terry Matthews, fondatore, chairman e
Ceo
di Newbridge Networks, in occasione dell’annuale Analyst Conference, ha
sottolineato l’impegno della società da lui presieduta a proporsi con un
ruolo più ampio nel panorama delle soluzioni broadband.
Chiuso definitivamente con il mercato Lan, Newbridge sta investendo molto
ora nelle tecnologie xDsl e broadband wireless che si vanno ad affiancare
al tradizionale business dei dispositivi Atm di cui la società canadese st
a
aumentando affidabilità e scalabilità. é stato appena annunciato lo sw
itch
36170-320 Gb/s (in dimostrazione a fine anno) che, a dispetto della sigla,
ha una capacità di 450 Gb/s ed è architetturalmente progettato per evolv
ere
fino a una capacità di 5 Tb/s. Il cuore del sistema è il 36170-50 Gb/s c
he
controlla i moduli aggiuntivi: anche i sistemi installati da 50 Gb/s
potranno perciò essere portati a 450 Gb/s senza aggiungere un ulteriore
layer.
Importante l’investimento nel settore broadband wireless (che sta emergendo
come alternativa di accesso di rete da integrare con un’architettura di
rete multiservizio), testimoniato dalla recente acquisizione di Stanford
Telecommunications, azienda specializzata nello sviluppo di tecnologie e
prodotti wireless a larga banda. Tra le diverse soluzioni a radio frequenza
messe a disposizione dei service provider, Newbridge sta in particolare
ottenendo buoni risultati con la propria soluzione Lmds (Local Multipoint
Distribution System), adottata tra gli altri dalla società svedese di
telecomunicazioni Telenordia e in prova da 9Telecom, service provider
francese controllato da Telecom Italia.
Per il prossimo millennio Newbridge punta alle soluzioni end-to-end in
grado di integrare gli attributi della comunicazione basata sul protocollo
Ip con le prestazioni offerte dalle reti Atm, per la realizzazione di
servizi multimediali evoluti e su richiesta (voce, broadcast video e video
interattivo) attraverso Internet.
La soluzione è denominata 3dSL. Con questa sigla Newbridge ha indicato la
propria soluzione per la fornitura di servizi broadcast multimediali su
richiesta tramite Ip, offerti da un service provider attraverso una rete
Atm. Questa soluzione di networking si realizza tramite l’integrazione
delle tecnologie Ip, Atm, xDsl e facendo leva sulle possibilità offerte
dall’Ip multicast. L’insieme di standard che costituisce l’Ip multicast
permette infatti di superare i problemi di scalabilità associati all’uso
della tecnologia point-to-point unicast nelle applicazioni di broadcast. La
soluzione prevista da Newbridge per mettere a punto questo tipo di servizi,
parte dalla richiesta di un servizio fatta attraverso un box collocato
presso l’utente, utilizzando una richiesta Igmp (Internet Group Management
Protocol). Questa richiesta passa attraverso un modem a tecnologia xDsl su
cavo in rame per arrivare a un nodo di distribuzione, dove trova uno switch
MainStreetXpress 36170 oppure un Ivsn (Integrated Versatile Services Node)
350. All’interno di questi dispositivi è presente una scheda Isc (Internet
Service Card) che intercetta questa richiesta multicast Ip di tipo Layer 3
e che, dopo un controllo, provvede a connettere o disconnettere la porta
xDsl al broadcast richiesto utilizzando la tecnologia point-to-multipoint.