NetConsulting tasta il polso ai Cio

Sulla scorta delle analisi condotte a cadenza semestrale dalle banche d’affari americane, la società di ricerca, in collaborazione con Microsoft, analizza i sentiment dei responsabili dei sistemi informativi di 80 grandi aziende italiane

26 maggio 2003 Il punto di partenza è senza
dubbio ambizioso. Prendendo a modello le ricerche che con cadenza semestrale le
banche d’affari quali Morgan Stanley, Merril Lynch o Goldman Sachs
effettuano presso i chief information officer delle grandi aziende
americane, Microsoft e NetConsulting hanno svolto una ricerca
presso 80 Cio di altrettante grandi aziende italiane, attive nei comparti
finance, manufacturing, telco&media, pubblica
amministrazione.
L’indagine  non ha nè vuole avere valenza statistica,
ma serve da indicatore dei sentiment che i Cio hanno rispetto
agli orientamenti di spesa, nonchè, cosa non meno rilevante, rispetto alla
percezione dell’It come valore strategico.
Dunque, la prima edizione della
survey è partita con un’analisi sulla visione che i Cio – sempre più consulenti
e sempre meno “ingegneri” –  hanno della contingenza economica. E qui,
malgrado l’andamento generale dell’economia, la sorpresa viene da una certa
fiducia che in generale gli interpellati dimostrano rispetto alle prospettive di
sviluppo per le aziende nelle quali lavorano.
Tuttavia, quasi la metà degli
intervistati dichiara che negli ultimi sei mesi non vi sono state
significative variazioni nei budget, e oltre il 36% dichiara che la riduzione
sia stata generale.
In realtà, tutti lamentano una insufficiente
riduzione delle spese correnti, che si traduce, come logica conseguenza, in una
riduzione degli investimenti in nuovi progetti. Quasi fosse assiomatico, data la
rigidità del nostro mercato del lavoro, che è più facile ridurre i progetti che
le spese.
Non desta dunque alcuna sorpresa leggere che tra le priorità delle
aziende italiane, data anche la difficoltà nell’espandere la voce ricavi, vi sia
la razionalizzazione dei costi, dell’efficienza e della produttività. Seguono,
tra le istanze considerate prioritarie, temi quali l’integrazione dopo processi
di fusione o acquisizione, espresse in modo particolare dal mondo bancario, e
l’integrazione dei processi.
Ma quale sarà dunque l’orientamento della spesa
It?
Due le grandi aree evidenziate da NetConsulting.
La prima,
una linea di razionalizzazione, vede al centro degli
investimenti il consolidamento dei server e l’upgrade del sistema operativo.
Siamo di fronte a un processo di ricentralizzazione dei sistemi informativi,
ancora una volta guidato dai fenomeni di consolidamento degli attori.
La
seconda area, che NetConsulting definisce di sviluppo, guarda
alla creazione di una information centric company e dunque si traduce in
investimenti in area enterprise portal e intranet (coerenti con l’istanza di
ricentralizzazione sopra descritta), sicurezza, business intelligence,
crm.
Quanto alle strategie di sourcing, resta ancora piuttosto marcata la
tendeza ad affidare in outsourcing le aree meno strategiche dell’attività,
concentrandosi dunque su un outsourcing focalizzato sul contenimento dei costi.

NetConsulting legge però nelle risposte fornite dai Cio una nuova tendenza,
che guarda con maggiore interesse a un outsourcing in grado di gestire anche la
complessità applicativa.
Quanto ai fornitori, i Cio tendono a orientarsi
verso grandi realtà, in un’ottica di best of breed.
In generale, per quanto
riguarda il ruolo dei sistemi informativi, la percezione che deriva
dall’indagine è che l’It venga oggi considerata una infrastruttura al servizio
del cambiamento strategico nelle aziende. I sistemi informativi sono delle
utility per il sistema azienda e devono perseguire obiettivi di funzionalità e
produttività

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