Raffica di acquisizioni in pochi giorni. L’obiettivo è l’ampliamento dell’offerta e l’ottimizzazione delle alleanze esistenti
Quattro acquisizioni annunciate nella sola giornata di ieri. Un paio nei
giorni scorsi, oltre alle due clamorose della scorsa settimana che hanno visto
per protagoniste Oracle e Siebel, eBay e Skype.
Per non parlare dei rumor che vedrebbero Msn e Google impegnate in un testa a testa alla conquista di Aol.
Qualche sito americano ha ironizzato sulla curiosa coincidenza temporale di tutti questi annunci, giocandola sull’idea del “supersize me”, una sorta di grande abbuffata dove le portate sono gli asset aziendali.
In realtà, sarebbe troppo semplicistico liquidare il fenomeno alla voce “delirio di onnipotenza”.
Tutte queste operazioni, nessuna esclusa, nascono da una precisa esigenza: aggiungere nuovi tasselli alla propria offerta per proporsi ai propri interlocutori come fornitori di soluzioni definite end-to-end, o, in parole più semplici, complete.
Una strategia commerciale e di chiaro posizionamento sul mercato di riferimento; una strategia di ottimizzazione delle partnership esistenti, che diventano di fatto “blindate” con l’acquisizione; ma anche una strategia di difesa, per essere meno vulnerabili davanti a una concorrenza sempre più determinata.
L’iperspecializzazione, la massima verticalizzazione paga solo in fase di start up.
Poi l’orizzonte deve ampliarsi.
O accettare di far parte dell’orizzonte altrui.
Emblematico il caso di Siebel: ci sono voluti pochi mesi per passare dal Crm puro al puzzle che Larry Ellison sta costruendo.
Ancor più emblematica l’acquisizione annunciata da Sap.
E’ dalla scorsa primavera che la società stava cercando di aggiungere alla propria offerta una soluzione specifica per il mondo del retail.
Nessun delirio di onnipotenza, anche in questo caso.
Semplice logica di mercato.
La società si è resa conto che il mercato del retail sta lentamente abbandonando soluzioni proprietarie.
Si chiama mercato potenziale ed è opportuno prepararsi.
Qualche mese fa si è lasciata sfuggire Retek, poi finita nel puzzle di Oracle.
Ora ha trovato Triversity, con la quale ha in comune un cliente che si chiama The Body Shop.
E’ molto più che un buon inizio.





