Nei vivavoce Bluetooth, Parrot punta sulla qualità dell’audio

I nuovi Minikit e Mk6000 presentano una gestione dell’audio particolarmente curata. Nel primo dispositivo è gestita tramite la tecnologia Dsp-2 e nel secondo attraverso la tecnica Beamforming, che elimina anche i rumori di fondo. Mk6000 permette anche lo streaming di musica da cellulari o player Mp3

Fedele alla strategia volta a rivestire un ruolo
primario nel mercato delle periferiche Bluetooth per dispositivi mobile, Parrot
ha reso disponibili due prodotti indirizzati a chi quotidianamente deve guidare
per un tempo non inferiore ai 30-40 minuti. In pratica, per tutti coloro che
usano l’auto per recarsi al lavoro o per i quali l’auto è parte integrante del
lavoro. Tali prodotti sono il vivavoce portatile Minikit e il kit per audio
streaming Mk6000.


Il primo è un prodotto che, per differenziarsi dai concorrenti, punta in modo
deciso sulla qualità dell’audio. Elementi di distinzione, fa notare Parrot, sono
infatti i due altoparlanti da 2 W Hi-Fi, nel senso che sono studiati per offrire
il massimo della fedeltà consentita dalle dimensioni, mentre il segnale audio è
gestito attraverso la tecnologia di elaborazione DSP-2.


Attraverso il riconoscimento vocale, il nuovo Minikit permette poi di
configurare la propria rubrica telefonica con specifici comandi e di chiamare il
numero desiderato in vivavoce. L’obiettivo di Parrot è infatti di proporre un
apparecchio che sia più efficace di un auricolare e che permetta di gestire
tutte le chiamate senza dover mai ricorrere al telefono.


La batteria ha una durata nominale di 10 ore di conversazione e supera la
settimana in standby e si può ricaricare completamente in tre ore. Del peso di
circa 100 g, viene venduto a 89 euro con carica-batterie per accendisigari e
presa a muro inclusi nella confezione. Data l’elevata portatilità, Minikit può
essere usato anche in casa o in ufficio.


Di utilizzo decisamente più ludico è invece il kit Mk6000. Si tratta infatti
di un dispositivo che si collega all’impianto audio dell’auto per ascoltare la
musica memorizzata in un cellulare o in un player Mp3. In entrambi i casi è
necessario prò che la sorgente musicale sia dotata di un’interfaccia Bluetooth
che supporti l’audio streaming. A differenza del Minikit, l’Mk6000 è un
dispositivo fisso che non può essere trasferito a un’altra auto o usato con
altri impianti di amplificazione.


Ma l’Mk6000 è anche, o forse soprattutto, un vivavoce, che dispone della
tecnologia Beamforming per la gestione del segnale trasmesso. Questa tecnica si
basa sull’impiego di due microfoni che misurano e mettono a confronto la
differenza dei suoni ricevuti  per identificare ed enfatizzare la voce
primaria e filtrare i rumori estranei come vento, sirene, lavori stradali e
altre voci nell’auto.


I menu possono essere attivati con la voce (possono essere impartiti sino a
150 comandi) e l’arrivo di una chiamata interrompe automaticamente l’ascolto
della musica. Di dimensioni estremamente contenute (più o meno come un
Telepass), si compone praticamente di un unico bottone che può svolgere sei
funzioni. Venduto a 189 euro, sarà in commercio a partire dal gennaio
2007.

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