Mentre il primo trimestre del nuovo anno non si è ancora concluso, mentre è appena iniziato il secondo quarter dell’esercizio fiscale in corso, Giampiero Savorelli, PPS Category Director di HP Italia, fa il punto sulla visione complessiva che accompagna l’impegno della società sul mercato dei pc.
Il 2014 è stato un anno particolarmente positivo, con una crescita significativa, guidata da un lato dal fine vista di Windows Xp che ha condizionato i tre mesi tra aprile, maggio e giugno, dall’altro dalla crescita della domanda soprattutto nel segmento pmi, dall’altro ancora dalla disponibilità di nuove macchine con cuore Windows 8.1. e Bing”.
È vero, riconosce Savorelli, il 2014 si confrontava con un 2013 davvero negativo, nondimeno le crescite e le dinamiche in corso sono quelle che lasciano ben sperare anche per l’anno in corso.
In Italia siamo cresciuti più del mercato sia sul segmento commercial, sia sul consumer: per quest’anno il nostro obiettivo è mantenere la tendenza positiva, con una spinta in più proprio sul mondo commercial, dove ci interessa lavorare sugli all in one, dove vedo possibilità di crescita interessanti, sui desktop mini per i mondi bancario e assicurativo, e sui notebook, in particolare sui convertibili”.
Senza naturalmente dimenticare le workstation, delle quali Hp detiene di fatto la metà del mercato: “E’ un mercato ad altissimo valore, che indirizziamo con una offerta di prodotti molto ampia, aggiornata lo scorso anno su tutte le fasce e in particolare con la nuova zbook 15, un vero e proprio ultrabook con display da 15,6”, scheda grafica dedicata, il tutto in 20 mm di spessore, indirizzato ad architetti e designer che richiedono portabilità e leggerezza”.

Ma non è solo questione di contingenza. Secondo Savorelli, il merito di questa crescita va anche e soprattutto agli investimenti che Hp ha indirizzato negli ultimi tre anni allo sviluppo di prodotti che potessero da un lato soddisfare le esigenze di un mercato consumer, molto competitivo in termini di prezzi e di marginalità, dall’altro quelle del mondo delle imprese, in cerca non di solo ferro ma di servizi e soluzioni software, come i tool di manageability, la Hp Client Security Suite, la cifratura a 256 bit, le soluzioni di enterprise mobile management o ancora “Touchpoint manager, una app web based che consente alle Pmi di accedere a un tool per la gestione di qualsiasi dispositivo in qualsiasi ambiente. È utilizzabile anche dai rivenditori, che possono in questo caso gestire remotamente il loro parco clienti”.
Per quanto riguarda i sistemi operativi, l’approccio di Hp è e resta multi Os, anche se, soprattutto sul mercato consumer, nei notebook Windows resta la scelta di elezione.
I modelli Hp Stream da 11, 13 e 14 pollici rappresentano una interessante alternativa ai Chromebook in termini di pricing: li abbiamo pensati con una configurazione leggera, molto focalizzati per l’utilizzo di applicazioni in cloud”.
Quanto ad Android sui tablet, Hp lo pensa anche per il mercato commercial con gli Slate 8 e 12. “In questo caso abbiamo prestato molta attenzione agli aspetti di sicurezza. È stata montata una versione hardened di Android , oltre ai tool di security e di management, così da farne strumenti per il mondo delle imprese. Non si tratta infatti di strumenti stand alone, ma di dispostivi inseriti in progetti di mobility più complessi e articolati”.
C’è comunque una attenzione molto marcata al form factor e in particolare al concetto di 2 in 1, che sta diventando prevalente in alcuni ambiti di utilizzo, come dimostrano gli otto nuovi modelli annunciati lo scorso mese di gennaio, tra i quali l’Elite X2 1011 per il mondo commercial, dotato di power keyboard in alluminio che garantisce fino a 16 ore di autonomia e di penna con 256 livelli di pressione, fondamentali in caso di firma grafometrica.
Un altro mondo di interesse specifico per Hp è quello dell’education, tornato centrale anche grazie alla disponibilità di nuovi prodotti, sviluppati in collaborazione con Microsoft e Intel. Si tratta di due tablet Windows e Android, carrozzati e rugged, così da essere protetti da polvere e liquidi, ai quali si aggiunge poi un notebook.
“Le macchine includono software come Hp Schoolpack, una suite di software per l’insegnamento, o Hp Classroom Manager, che abilita nuove forma di interazione tra studente e docente”.
Per meglio seguire questo mercato, Hp ha creato al proprio interno un team dedicato, che lavora sia sugli end user sia sul canale. “Stiamo lavorando anche a un programma specifico di certificazione del canale”.

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