Nastri virtuali a Verona

Il responsabile It del comune veneto, Alberto Verzobio, usa una nuova struttura di disaster recovery.

Il Comune di Verona ha una nuova infrastruttura di backup e disaster recovery.
Il progetto, curato da Datamatic Sistemi & Servizi, ha previsto l’implementazione di una Virtual Tape Library Overland Reo9000 nel data center principale e di una libreria Overland Neo8000 con due drive Lto3 presso il sito di disaster recovery. In un prima fase la soluzione Overland affianca i sistemi di backup esistenti, con i quali condivide la stessa Tape Area Network Fiber Channel a 2 Mbit.

Gli obiettivi raggiunti dal Responsabile Sistemi nell’ambito del coordinamento intersettoriale Informatica E-Gov del Comune di Verona, Alberto Verzobio, sono stati due: l’ammodernamento dell’infrastruttura di backup e disaster recovery per adeguarla alla crescente mole di dati e informazioni, e la riduzione delle attività di movimentazione fisica delle cartucce al fine di rispettare le strategie di disaster recovery definite dal Comune.

Va tenuto conto che l’infrastruttura tecnologia del Comune di Verona ha 100 server fisici, 50 virtuali e 2mila postazioni di lavoro suddivise in circa 60 sedi dislocate su tutto il territorio. Per quanto riguarda lo storage, il comune gestise su San e Nas una capacità complessiva di 50 Tb. Il sito di disaster recovery è collegato al data center principale a 1 Gbps con protocollo Fiber Channel.

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